La Nuova Sardegna

TEMPIO. Aveva abbandonato la fidanzata davanti all’altare, quando la donna e i suoi familiari avevano affrontato le ingenti spese per il mancato matrimonio. La storia, già venuta alla luce nel luglio del 2015, quando l’uomo, un impiegato di Tempio di 34 anni, venne condannato dal giudice unico di Tempio a risarcire la ex fidanzata per la mancata promessa di matrimonio, una sentenza che lo obbligava a risarcire le controparti con 55 mila euro.

Quella sentenza di primo grado è stata confermata dalla corte d’Appello di Sassari, davanti alla quale hanno discusso i sono i difensori dell’uomo, gli avvocati Mauro Muzzu e Domenico Putzolu, e quelli della denunciante, rappresentati dal penalista Marcello Frau. La decisione della Corte d’appello, una volta che verranno depositate le motivazioni, sarà affrontata dai legali dell’uomo con una ulteriore fase di giudizio, infatti il loro assistito ha dichiarato di voler ricorre re alla corte di Cassazione, prima di capitolare e pagare.

Il curioso caso aveva preso avvio nella tarda primavera del 2014, quando i due fidanzati avevano stabilito di convolare a nozze fissato la data del matrimonio religioso e predisponendosi ad affrontare la vita insieme, due cuori e una capanna. L’appartamento nuziale era stato ristrutturato dal padre della promessa sposa, cosi come l’arredamento, il corredo e la cerimonia nuziale, con tanto di invitati.

Tutto era pronto per il matrimonio quando, alla vigilia delle nozze, l’uomo si tirò indietro gettando nello sconforto la ex fidanzata e i familiari. I quali, superata la fase emotiva, decisero di ricorrere ad un legale per ottenere se non la mano del ragazzo almento il risarcimento delle spese sostenute per la preparazione del matrimonio mancato.
Il caso processuale era stato già affrontato in primo grado, con la vittoria della ex fidanzata, alla quale ha dato ragione, ieri, anche la sezione staccata della corte d’Appello di Sassari. Ora non resta che attendere l’epilogo della storia d’amore finita davanti ai magistrati.