La Nuova Sardegna

Olbia

Aeroporto di Olbia, i passeggeri stranieri battono gli italiani

di Guido Piga
Aeroporto di Olbia, i passeggeri stranieri battono gli italiani

Confermato a luglio il sorpasso di un anno fa, boom olandese. In movimento un aereo ogni tre minuti

02 agosto 2017
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OLBIA. Sorpasso confermato. Luglio 2016, i passeggeri stranieri dell’aeroporto di Olbia superarono quelli italiani. Non era mai successo prima, da quando lo scalo riaprì - a Venafiorita, nel 1964, dopo dieci anni di chiusura - e da quando venne costruito nuovo - dove è attualmente è - nel 1974.

Luglio 2017, quell’inversione non solo si è confermata, ma si è addirittura consolidata. Un cambiamento (turistico) strutturale: luglio era, storicamente, il mese degli italiani; adesso quelli del settore in larga parte si devono occupare di nglesi, tedeschi, olandesi, svizzeri...

I numeri, pubblicati ieri sui social da Geasar, società dell’Aga Khan che gestisce l’aeroporto Costa Smeralda, sono inequivocabili: 293 mila 400 passeggeri esteri a luglio contro 273 mila 600 italiani. Quasi 20 mila in più, un numero pazzesco considerando che l’anno scorso la differenza fu di soli 5 mila stranieri in più .

Da che cosa è stata determinata quest’inversione? I fattori sono tanti. La Sardegna vista dagli europei come una meta bella e sicura può essere uno di questi: anche se, va detto, le località del Mediterraneo più danneggiate dalla crisi o dal terrorismo si stanno riprendendo.

Che l’aeroporto di Olbia abbia molte compagnie e molte destinazioni è forse la risposta più vicina alla realtà: oltre 50 destinazioni in 18 paesi europei stanno facendo la differenza. Nel luglio 2016, arrivarono 270 mila passeggeri esteri; nel luglio del 2017, oltre 293 mila; dunque, 23 mila in più per una crescita percentuale del 10%.

Entrando nel dettaglio, c’è stata una performance eccezionale del mercato olandese: in percentuale, + 35% sul 2016, merito anche delle due compagnie che hanno puntato su Amsterdam: Transavia due estati fa, easyJet in questa. La conferma, quella olandese, che la politica dei piccoli passi di Geasar sta dando i risultati migliori.

Benissimo il mercato britannico: + 19%. Risultati meno roboanti, ma comunque significativi, per due mercati consolidati per la Gallura: quello tedesco ha registrato un + 7% e quello svizzero (fra i passeggeri illustri, anche se all’aviazione generale, Roger Federer) un + 3,3%.

Nello stesso mese, nel 2016 arrivarono 265 mila italiani; nel 2017, 273.600; quindi, quasi 9 mila in più per un’impennata del 4%. Fatte le somme, i passeggeri di luglio sono stati 567 mila; 38 mila in più del luglio 2016, con una crescita del 7%. Sono numeri più da agosto che da luglio, visto lo storico.

Anche perché - e non sembri paradossale - ad agosto potrebbe esserci una flessione rispetto al 2016. Non perché Olbia, la Gallura, la Costa Smeralda tirino di meno. Semplicemente perché - in attesa dei lavori più volte sollecitati dalla Geasar - l’aeroporto non è in grado di accogliere più passeggeri di quanto già faccia. Serve la pista più lunga, certo; ma è necessario poter ingrandire l’aerostazione in cui i dipendenti di Geasar, tutti, stanno facendo delle imprese.

Basta solo un altro dato per dare l’idea di quale sia la mole di lavoro, anche per la torre di controllo dell’Enav: il 29 luglio ci sono stati 27.182 passeggeri e 337 movimenti di aerei. In altra termini, un movimento ogni 3 minuti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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