La Nuova Sardegna

Olbia

Pop e Street Art: le “Combustioni” del romano Dicò in Costa Smeralda

Pop e Street Art: le “Combustioni” del romano Dicò in Costa Smeralda

Inaugurata il 29 luglio scorso alla Simon Bart Gallery di Poltu Quatu, la mostra sta raccogliendo un grande successo

07 agosto 2017
2 MINUTI DI LETTURA





BAJA SARDINJA. Inaugurata il 29 luglio scorso alla Simon Bart Gallery di Poltu Quatu, la mostra “Combustioni” dell’artista romano Dicò sta raccogliendo un grande successo. Le sue opere infatti colpiscono tutti, non solo gli esperti d’arte, per il caleidoscopio di colori, immagini, materiali e trovate tecniche utilizzate. La mostra arriva direttamente da Roma, dove è stata allestita per quasi due mesi nel prestigioso spazio espositivo del Complesso del Vittoriano dove il suo nome appariva al fianco di quello di Botero. Del resto le opere di Dicò, al secolo Enrico Dinicolantonio, classe 1964, hanno raggiunto ottime quotazioni, segno che all’interesse artistico si è sommato anche quello dell’investimento, perché c’è la prospettiva di una ulteriore crescita del valore dei suoi capolavori.

Comunque Dicò utilizza i materiali più disparati per realizzare le sue opere su tavola. Emerge la rielaborazione e reintrepretazione di artisti pop del calibro di Andy Wharol, o di campioni della Street art come Banksy. Vedasi la Marilyn Monroe diventata un simbolo dell’artista americano o la stupefacente furto di uno dei cerchi olimpici “inventato” dall’inglese Banksy. Il tocco originale, personalissimo, che affascina ulteriormente anche il neofita è l’utilizzo delle luci al neon e della plastica, che ricopre tutte le opere e che è stata successivamente bruciata con la fiamma ossidrica. Il fuoco è sicuramente un elemento fondamentale nella elaborazione dell’artista romano.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.15706337:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15706337:1653457762/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Fra i critici che hanno dato un loro parere sull’opera di Dicò c’è anche Vittorio Sgarbi. «In fondo Dicò – ha scritto nel testo critico in catalogo – , grafico di provenienza, non fa né il Burri redivivo, né l’erede della Pop Art, anche se entrambe le esperienze, lo hanno ampiamente ispirato facendo da presupposto anche ad altri riferimenti, quali, per esempio, la Street Art. Ed è proprio in questa sapiente e spontanea commistione di diversi linguaggi e riferimenti, a volte anche antitetici tra loro, che è ravvisabile il talento di Dicò: un talento di tipo compositivo, volto a dissacrare il mito del Pop ».

La mostra è visitabile tutti i giorni sino al 14 agosto alla Simon art Gallery dalle 18 alle 24 (l’iniziativa ha avuto il supporto del Grand’hotel Poltu Quatu). Quindi nuova inaugurazione il 14 a Porto Cervo, con esposizione nella sede della promenade della Simon Bart Gallery e in quella della Rolls Royce Motorcars che farà da supporto a questo secondo appuntamento. (en.g.)
 

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative