La Nuova Sardegna

Olbia

la maddalena 

Il Cal appoggia il Comune:

di Tiziana Simula
Il Cal appoggia il Comune:

il Punto nascita non si tocca 

25 agosto 2017
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LA MADDALENA. Il Consiglio delle autonomie locali e l’Anci Sardegna al fianco del Comune per mantenere il Punto nascita sull’isola e i servizi dell’ospedale Paolo Merlo. L’unità di assistenza che consente alle donne di partorire alla Maddalena viene spazzato via dalla riforma regionale della rete ospedaliera e trasformato in Percorso nascita. Un artifizio linguistico che lascia il comune privo di qualsiasi strumento giuridico per impedire la sua definitiva chiusura.

«Venendo qui in auto abbiamo vissuto sulla nostra pelle il problema dei trasporti con oltre un’ora e mezza per raggiungere Palau da Olbia – commenta il presidente del Cal, Andrea Soddu –. Questo territorio ha flussi turistici enormi ma capiamo ancora di più l’esigenza di questa isola ad avere il Punto nascita e una sanità di qualità». Nel dibattito con i sindaci della Sardegna la sanità dell’isola è in primo piano. «La riforma della rete ospedaliera va fatta, ma non in questi termini – commenta il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana –. I presìdi delle zone disagiate vanno mantenuti e il Punto nascita della Maddalena ugualmente». Entra nel dettaglio il sindaco Luca Montella. «Il Punto nascita è l’unico tema che viene menzionato dalla riforma della rete ospedaliera – afferma –. Si parla della possibilità di disattivare il Punto nascita nel momento in cui dovessero mancare le condizioni di sicurezza. Questo articolo consentirebbe alla Assl, con semplice atto del direttore sanitario, di cancellarlo. E noi non avremmo un solo strumento giuridico per impedirlo. Nel disegno di legge nulla poi si dice della camera iperbarica, della dialisi, di Pediatria, ginecologia, ostetricia. Come se il nostro ospedale fosse solo il Punto nascita e non è così. E nessuno ci venga a dire di indossare l’abito della festa per una riforma che nulla ci garantisce se non quanto previsto dalla legge. Cioè i 20 posti di medicina e la microchirurgia, concessi per decreto a tutti i presidi di zona disagiata». Montella risponde poi al sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che non fa sua la linea del collega di Forza Italia, Giuseppe Fasolino. «Punto nascita senza se e senza ma». Nizzi ritiene che prima di tutto ci sia la sicurezza di madre e figlio e che le strutture ospedaliere più grandi siano quelle più sicure. «Nessuno si sottopone a un intervento in un presidio periferico», sottolinea Nizzi. «Non si può fare un discorso come quello del sindaco di Olbia – replica Montella –. È vero che non si può dare tutto a tutti, ma i servizi periferici vanno potenziati. Pensare che il più grande debba mangiare il più piccolo é una grande idiozia». (se.lu.)



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