La Nuova Sardegna

Olbia

FURTO A PORTO CERVO 

La Consap replica al banchiere inglese

La Consap replica al banchiere inglese

PORTO CERVO. La Consap non ci sta. Il sindacato di polizia guidato a livello provinciale da Massimiliano Pala, replica in modo duro alla denuncia del banchiere inglese che ha accusato gli agenti del...

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PORTO CERVO. La Consap non ci sta. Il sindacato di polizia guidato a livello provinciale da Massimiliano Pala, replica in modo duro alla denuncia del banchiere inglese che ha accusato gli agenti del commissariato «di non aver svolto le indagini dopo aver subìto un furto nella sua villa il giorno di Ferragosto». «Oltre a esprimere dubbi e perplessità in merito a quanto riferito dal banchiere - scrive Pala - vorrei sottolineare la professionalità e l'onestà morale e intellettuale dei colleghi in servizio a Porto Cervo, tutti indistintamente; per tale ragione escludo nella maniera più categorica che gli operatori di polizia possano aver detto che, a seguito della denuncia presentata, l'ufficio non avrebbe svolto alcuna indagine. Anche perché c’è l'obbligo di riferire alla competente autorità giudiziaria la notizia di reato acquisita. Gli appartenenti alla polizia di Stato svolgono le loro mansioni al servizio del cittadino senza nessuna distinzione. E la nostra missione è quella di perseguire i reati e assicurare alla giustizia gli autori del reato. L'indignazione, al contrario, è la nostra, giacché è inaccettabile che lavoratori del comparto sicurezza possano essere additati come persone poco inclini al lavoro o, ancora, di essere scarsamente efficienti».

Ancora. «L’impegno e la professionalità sono continui - dice la Consap - nonostante una pianta organica di sole 19 unità a fronte delle 35 previste. Con tali striminziti numeri riusciamo a garantire il servizio del controllo del territorio in una giurisdizione che spazia da Porto Cervo alla Maddalena, coprendo anche servizi di ordine pubblico a Olbia per le partite dell'Arzachena. A tutto questo si affiancano i servizi delicati di polizia giudiziaria, le complesse indagini, e le attività di polizia amministrativa e sociale. Un’altra cosa: per senso del dovere e abnegazione al servizio, i poliziotti rinunciano a ferie e riposi ogni volta che c’è la necessità».

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