La Nuova Sardegna

Olbia

Primo matrimonio gay a Loiri: il sì dopo 43 anni d’amore

di Tiziana Simula
SAnte e FRancesco con il sindaco di Loiri Francesco Lai
SAnte e FRancesco con il sindaco di Loiri Francesco Lai

Sante e Francesco, 74 e 76 anni, hanno coronato il loro sogno dopo una vita vissuta insieme  L’unione civile celebrata dal sindaco Francesco Lai. Gli sposi: «Il nostro è stato un colpo di fulmine»

30 settembre 2017
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LOIRI PORTO SAN PAOLO. Quarantatrè anni d’amore. Suggellati ieri 29 settembre con un “sì” davanti al sindaco Francesco Lai che ha celebrato la prima unione civile gay del comune di Loiri Porto San Paolo. «Emozionati? Sì, parecchio...», ammette Sante. Eppure condivide con Francesco la sua vita da oltre quarant’anni, sempre fianco a fianco. Si erano conosciuti a casa di amici. Un colpo di fulmine. Da allora non si sono più lasciati. Ora, però, la loro unione è riconosciuta anche dallo Stato.

Sante Zalabria 74 anni e Francesco Maiuri 76 anni, entrambi di Roma, sono figli adottivi di Porto San Paolo, dove abitano dagli anni ’80. Il primo ad arrivare in Sardegna è stato Francesco, dipendente Alisarda prima e Meridiana, poi. «Era assistente di volo», racconta Sante, che, invece, lavorava per l’Agenzia Enea. Da quando sono in pensione, si godono la vita tra il mare della Sardegna e quello di Tenerife, la loro seconda culla d’amore. «Ogni tanto andiamo lì in vacanza, prendiamo un appartamento in affitto, si vive davvero bene», dice Sante.

Il primo matrimonio gay di Loiri Porto San Paolo è stato celebrato alle 9 del mattino nel palazzo comunale di Loiri da un sindaco emozionato quanto gli sposi. Tra quindici giorni, celebrerà la seconda unione civile omosessuale, questa volta tra due donne.

Accompagnati dai testimoni, una coppia di amici, Sante e Francesco – giacca e bermuda uno, giacca e jeans l’altro – hanno pronunciato le frasi di rito davanti al primo cittadino, scambiandosi gli anelli. «Due semplici anelli come segno tangibile di questo momento perché le fedi nuziali ce le siamo già scambiate quando abbiamo deciso di andare a vivere insieme, tre anni dopo che ci siamo conosciuti», dice Sante.

Il loro è stato amore a prima vista. «Eravamo a una festa da amici, a Roma». Un legame fortissimo, mai tenuto nascosto, dicono.

«Le nostre famiglie hanno sempre saputo di noi, e l’hanno accettato. E quarant’anni fa, non era certo come ora. Era una cosa fuori dal normale. Discriminazioni ne abbiamo vissuto, eccome. Da parte della gente. Oggi è tutto cambiato per fortuna, va molto meglio. Abbiamo deciso di ufficializzare la nostra unione pensando a un domani: l’età avanza, possono arrivare le malattie. Fino a un anno fa, per lo Stato eravamo solo due amici. Ora la legge riconosce la nostra unione. Così, adesso siamo in regola su tutto». Tanti gli auguri arrivati alla coppia anche online sulla pagina Facebook del sindaco. In serata, Sante e Francesco sono stati festeggiati dagli amici con torta e spumante.
 

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