La Nuova Sardegna

Olbia

Il Partito dei Sardi: «La sanità salvata dal nostro impegno»

di Angelo Mavuli
Il Partito dei Sardi: «La sanità salvata dal nostro impegno»

La sezione locale rivendica i risultati della riforma regionale «Se il Mater non attiva i posti letto, si assegnino alla Gallura» 

28 ottobre 2017
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TEMPIO. La sezione tempiese del Partito dei Sardi, retta in Gallura dall’avvocato Giò Mura, attribuisce ai suoi rappresentanti politici in Consiglio regionale la definizione del Paolo Dettori, come “Ospedale di base con funzioni di Dea di primo livello”, mantenendo così tutti gli attuali servizi, compreso il punto nascita e il reparto di otorino. «Ciò – scrivono Giò Mura e Marianna Bulciolu, delegata gallurese del PdS alla Sanità – è stato possibile grazie al grande impegno del Partito dei Sardi che con il suo consigliere Augusto Cherchi, componente della Commissione Sanità, si è battuto da solo all’interno della Commissione stessa, perché Tempio avesse tale qualifica. L’intero gruppo del Partito dei Sardi di Tempio – scrivono i due – ha lavorato incessantemente per la salvezza del Paolo Dettori con l’appoggio e la consulenza tecnica di Giorgio Chiarelli e di Gio’ Martino Loddo. Il primo è medico al Paolo Dettori, il secondo medico condotto di Calangianus, hanno sempre fornito indicazioni e istanze che sono state poi portate all’attenzione del Consiglio regionale dal nostro consigliere Cherchi».

Il Partito dei Sardi, si legge ancora nel comunicato, «ha fatto anche approvare in Consiglio un emendamento aggiuntivo sul Mater Olbia, chiedendo che nel caso in cui l’ospedale privato di Olbia non proceda all'attivazione dei posti letto, previsti entro il 2020, gli stessi vengano riassegnati alla Gallura con uno specifico provvedimento della Giunta previo parere della commissione».

Il comunicato prosegue, poi, rivendicando al partito la posizione molto critica nei confronti della riforma sanitaria, pur riconoscendo la necessità che la sanità sarda avesse bisogno di un intervento, «vista la spesa ingente nel bilancio della Regione».

Il documento ricorda anche la battaglia del PdS, perché i suoi Consiglieri si adoperassero per la difesa del diritto alla salute per tutti i sardi e non solo per quelli residenti in area metropolitana». Il Partito dei Sardi conferma anche la sua netta ostilità ai «processi di concentrazione di poteri e di risorse in alcune specifiche aree e in alcune specifiche funzioni. Con la conseguente trasformazione del territorio non urbano sardo, scrive il comunicato, in un’area di cittadinanza depotenziata». Tre, secondo i rappresentanti tempiesi del PdS, i punti fondanti della recente riforma: garanzia di funzionalità dei Pronto soccorso in tutti gli ospedali della Rete Ospedaliera; precisa definizione del modello di Ospedale di Comunità ed equa, trasparente ed efficiente distribuzione delle Strutture complesse.

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