L’ex stazione segnali di Punta Falcone nelle mani dei privati
di Walkiria Baldinelli
Santa Teresa, la struttura non sarà ceduta al Comune Verrà fatto un bando: favoriti i progetti culturali e turistici
13 novembre 2017
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SANTA TERESA. L'ex stazione segnali di Punta Falcone non sarà ceduta al Comune, a differenza dell'ex casermetta e della stazione semaforica di Capo Testa che a breve saranno acquisite nel patrimonio dell'ente locale al prezzo simbolico di 1 euro. Attraverso un bando di gara, finirà in mano a privati con canoni di concessione o locazione, al massimo per 50 anni.
È ancora presto per dire con quale destinazione d'uso.Un dato certo è che dovrà essere accessibile al pubblico, compresi i sentieri naturalistici di macchia mediterranea nei quali è immersa. Tutto dipenderà dalle offerte che verranno presentate. Saranno favoriti progetti culturali, naturalistici e scientifici, ma anche turistico e ricettivi. Regione e Agenzia del Demanio, dopo aver stretto un accordo di collaborazione, hanno aperto un tavolo tecnico operativo. L'ex stazione segnali di Punta Falcone è super tutelata: l'area è soggetta a vincolo paesaggistico, la costruzione a quello storico-culturale (ex Codice Urbani). La struttura è inserita nel programma di valorizzazione del patrimonio marittimo costiero della Sardegna, gestito dalla Conservatoria delle coste e dall'assessorato regionale degli Enti locali. L'area ricade nelle zone agricole di rispetto del perimetro del centro abitato (E 5.1) per le quali, come destinazioni urbanistiche e livelli di trasformabilità, sono consentite solo la manutenzione ordinaria e straordinaria, la conservazione e il restauro delle costruzioni esistenti e/o, ove previsto, l'ampliamento, una tantum, per l'abitazione e i servizi rustici esistenti di 20 metri quadri per l'abitazione e 150 per i servizi rustici, nel rispetto della tutela paesistica. Realizzata nella prima metà del XX secolo, la struttura è stata acquisita dalla Difesa nel 1935 e dismessa a luglio 2002. Il faro è in stato di abbandono e ha perso la sua funzione originaria. Per raggiungere l'area distante circa due chilometri dalla località turistica della Ficaccia, bisogna percorrere una strada sterrata. Gli interventi necessari per il recupero strutturale e architettonico del bene prevedono l'apertura di un cantiere da 18 mesi a 2 anni, il costo stimato per l'intervento è di 1 milione 150mila euro.
È ancora presto per dire con quale destinazione d'uso.Un dato certo è che dovrà essere accessibile al pubblico, compresi i sentieri naturalistici di macchia mediterranea nei quali è immersa. Tutto dipenderà dalle offerte che verranno presentate. Saranno favoriti progetti culturali, naturalistici e scientifici, ma anche turistico e ricettivi. Regione e Agenzia del Demanio, dopo aver stretto un accordo di collaborazione, hanno aperto un tavolo tecnico operativo. L'ex stazione segnali di Punta Falcone è super tutelata: l'area è soggetta a vincolo paesaggistico, la costruzione a quello storico-culturale (ex Codice Urbani). La struttura è inserita nel programma di valorizzazione del patrimonio marittimo costiero della Sardegna, gestito dalla Conservatoria delle coste e dall'assessorato regionale degli Enti locali. L'area ricade nelle zone agricole di rispetto del perimetro del centro abitato (E 5.1) per le quali, come destinazioni urbanistiche e livelli di trasformabilità, sono consentite solo la manutenzione ordinaria e straordinaria, la conservazione e il restauro delle costruzioni esistenti e/o, ove previsto, l'ampliamento, una tantum, per l'abitazione e i servizi rustici esistenti di 20 metri quadri per l'abitazione e 150 per i servizi rustici, nel rispetto della tutela paesistica. Realizzata nella prima metà del XX secolo, la struttura è stata acquisita dalla Difesa nel 1935 e dismessa a luglio 2002. Il faro è in stato di abbandono e ha perso la sua funzione originaria. Per raggiungere l'area distante circa due chilometri dalla località turistica della Ficaccia, bisogna percorrere una strada sterrata. Gli interventi necessari per il recupero strutturale e architettonico del bene prevedono l'apertura di un cantiere da 18 mesi a 2 anni, il costo stimato per l'intervento è di 1 milione 150mila euro.