La Nuova Sardegna

Olbia

Droga, il mistero del telefono di Satta

di Tiziana Simula
Il consigliere regionale Giovanni Satta
Il consigliere regionale Giovanni Satta

La difesa all’attacco: non è del consigliere regionale il numero di cellulare indicato nell’agenda del boss della banda

25 novembre 2017
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OLBIA. Nella sua requisitoria il pubblico ministero Rossana Allieri aveva sollecitato una raffica di condanne per oltre un secolo di carcere e il rinvio a giudizio di cinque dei 15 imputati di associazione a delinquere per traffico internazionale di stupefacenti. Tra i nomi degli indagati, spicca quello del consigliere regionale ed ex sindaco di Buddusò, Giovanni Satta (Uds) che, secondo l’accusa, collaborava con la presunta banda di trafficanti internazionali di droga sgominata dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari nel 2014 e che aveva come capo dell’organizzazione criminale Eugert Bici, un albanese nato a Durazzo ma residente con i familiari a Olbia.

Per martedì sono attese le sentenze. Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Cagliari Lucia Perra dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio di Giovanni Satta e degli altri indagati che non hanno chiesto alcun rito alternativo. Ma alla vigilia dell’udienza preliminare, c’è un colpo di scena. Il difensore del consigliere regionale, l’avvocato Angelo Merlini, ha depositato un’istanza al pubblico ministero Rossana Allieri chiedendo di accertare con urgenza a chi appartenga il numero di telefono che viene attribuito a Giovanni Satta nella sorta di “libro contabile” sequestrato il 24 febbraio 2014 dagli investigatori al capo della banda Eugert Bici.

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Nell’agenda figurano un elenco di nomi affiancati dai corrispondenti titolari o utilizzatori di quel recapito telefonico. Tra questi c’è un “Giovani” con accanto un numero di telefono che la pubblica accusa attribuisce al consigliere regionale. Un elemento, questo, risultato tra i più importanti a carico di Satta. Ma la difesa ritiene che il “Giovani” di cui si parla nel libro contabile non sia Giovanni Satta ma altro Giovanni perché il numero di telefono a lui attribuito è in realtà di un’agenzia di viaggi di Olbia. L’avvocato Merlini chiede quindi al pubblico ministero che gli inquirenti accertino l’appartenenza di quel numero di cellulare. Per il suo assistito, chiederà il proscioglimento da ogni accusa e in particolare che cada l’imputazione di associazione a delinquere per la quale si sono già espressi a favore il tribunale del riesame e la Cassazione.

Secondo la Dda, Satta «collaborava attivamente con i fratelli Bici acquistando partite di sostanza stupefacente che immetteva, tramite i suoi sottoposti, nel mercato olbiese e nuorese e consegnava auto per effettuare viaggi nella penisola e in Albania o per utilizzarle quali forme di pagamento per lo stupefacente». L’inchiesta sul traffico di droga internazionale vede coinvolte 23 persone sardo-albanesi, molte delle quali residenti in città.
 

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