La Nuova Sardegna

Olbia

Emergenza lingua blu i vaccini disponibili entro fine dicembre

Emergenza lingua blu i vaccini disponibili entro fine dicembre

Positivo l’incontro tra Coldiretti e Servizio sanità animale Mazzetti: allevatori allo stremo, necessario vendere i capi

04 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Gli allevatori galluresi, ormai allo stremo tra siccità e lingua blu, potranno movimentare in anticipo i bovini, risparmiando sulle spese quotidiane necessarie per sfamare i loro animali. Ha avuto infatti esito positivo il confronto tra la Coldiretti Nord Sardegna e i rappresentanti del dipartimento del Servizio sanità animale dell’Ats. Al centro del dibattito che si è svolto a Olbia, la movimentazione dei bovini e il contrasto alla diffusione della lingua blu. Davanti ai rappresentanti della federazione territoriale della Coldiretti di Olbia, il responsabile del servizio, Francesco Sgarangella, ha confermato che entro la fine di dicembre gli allevatori potranno acquistare i vaccini, attualmente non disponibili sul mercato in Sardegna. Questa novità consentirà loro di movimentare i capi verso il continente nel pieno rispetto delle normative anche grazie all’introduzione sul mercato dei vaccini sia contro il siero tipo 1 e 4 sia bivalenti. «Si tratta di una novità importante che consentirà agli allevatori di vendere i propri capi senza vincoli territoriali – spiega il direttore della Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti – Purtroppo la diffusione della lingua blu è un fatto ciclico che mina il reddito delle aziende agricole. Un problema ancora più grave alla luce della siccità che continua a colpire l’isola. L’introduzione sul mercato delle vaccinazioni servirà come sostegno per il ciclo economico del comparto». La necessità di vendere i capi bovini anche nel periodo natalizio è il frutto di una stagione difficile e arida che ha messo a dura prova le imprese zootecniche sarde. La forte siccità, l’assenza di pascolo e la continua crescita del prezzo del foraggio hanno pesato moltissimo sui bilanci aziendali. Per non aggravare ulteriormente le spese, molti allevatori si trovano costretti a vendere i capi anche fuori stagione ma la diffusione della lingua blu ha di fatto bloccato una parte della movimentazione. «A ottobre la Sardegna, in collaborazione con il Servizio Sanità Animale, ha dato una risposta celere agli allevatori mettendo a loro disposizione un ciclo di vaccinazioni – prosegue Mazzetti – Ma oggi, a distanza di poche settimane, la necessità di vendere i capi è ancora alta e ogni allevatore deve essere messo nelle condizioni di poter reperire il vaccino». Il fatto che le vaccinazioni per i bovini non rientrino più nel quadro Lea (non sono più gratuite e gli allevatori devono quindi acquistare le dosi), sta creando molti problemi – aggiunge il responsabile del Servizio sanità animale, Francesco Sgarangella –. In questa fase il nostro dipartimento, in sintonia con l’Istituto Zooprofilattico, è impegnato nel sensibilizzare le ditte che producono le vaccinazioni così da introdurle sul mercato il prima possibile». (t.s.)



In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative