La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale a un passo dal baratro «Sia riconosciuto sede disagiata»

di Tiziana Simula
Tribunale a un passo dal baratro «Sia riconosciuto sede disagiata»

Il grido d’allarme della presidente dell’Ordine degli avvocati all’inaugurazione dell’anno giudiziario «Quattro magistrati a fronte di 12 in pianta organica: rischio paralisi. Incentivi per i trasferimenti»

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OLBIA. Un tribunale in emergenza continua. «Dove non è possibile ipotizzare alcuna organizzazione, dove si vive alla giornata e non si è grado di sapere, se non al mattino, se l’udienza penale o civile potrà essere trattata o dovrà essere rinviata a data da destinarsi». La rivendicazione lanciata dal presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Tempio, Paola Gosamo, al Csm e al governo nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2018, è stata chiara: «Il tribunale di Tempio è ormai diventato una sede disagiata e come tale deve essere governato».

Il grido d’allarme. Nella sua relazione, Paola Gosamo ha rimarcato l’assoluta necessità di un intervento straordinario che consenta un’adeguata copertura della pianta organica in un palazzo di giustizia al limite del tracollo. Oggi – dopo quattro trasferimenti nel dicembre 2017, compreso il presidente del tribunale, e la temporanea sospensione di un giudice togato – i giudici togati presenti nel tribunale di Tempio sono solo quattro, tre dei quali mot, magistrati di prima nomina, che devono ripartirsi un carico di lavoro destinato ai 12 magistrati in pianta organica. «Una situazione che non migliorerà neppure con l’arrivo del nuovo presidente, atteso per le prossime settimane, né con i nuovi quattro mot che dovrebbero prendere servizio a maggio – ha ribadito la Gosamo –: queste integrazioni lasceranno, comunque, scoperta la pianta organica dell’ufficio almeno per il 30 per cento. Inoltre, a novembre, i tre mot oggi presenti completeranno il triennio e potrebbero a loro volta cercare altre destinazioni».

Crisi decennale. Una sofferenza quotidiana che va avanti da oltre un decennio. Sempre evidenziata e denunciata. E mai risolta. La discesa in picchiata delle performance del tribunale gallurese, partita nel 2013, è rappresentata dal 43% delle prescrizioni dei reati. «Non capiamo perché il terzo tribunale dell’isola non possa essere dotato del personale togato e amministrativo necessario, perché non venga adeguata la sua pianta organica al pari di altri tribunali come quello di Nuoro e di Oristano che contano legittimamente su 16 e 17 magistrati togati in pianta organica oltre ai presidenti, pur avendo un carico di procedimenti inferiore al tribunale di Tempio, come risulta da tutte le statistiche ben note a Ministero e Csm».

L’indifferenza del Csm. La presidente dell’Ordine degli avvocati parla di «incomprensibile indifferenza del ministero e del Csm verso le sofferenze quotidiane dei giudici che approdano in Gallura: negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio fuggi fuggi di magistrati, stanchi di barcamenarsi nelle disfunzioni del sistema, carichi di lavoro all’inverosimile e privi di qualsiasi soddisfazione professionale».

Sede disagiata. Ogni grido d’allarme lanciato finora è rimasto inascoltato. «Bisogna accettare il fatto che a Tempio ben pochi magistrati vogliono venire – ha ribadito Paola Gosamo –. Ci rendiamo conto che il tribunale di Tempio è ormai diventato una sede disagiata e come tale deve essere governato: non sono sufficienti magistrati di prima nomina da sacrificare e da far scappare alla scadenza dei tempi minimi di permanenza. C’è bisogno di persone esperte adeguatamente incentivate per il prezioso lavoro che saranno chiamate a fare». E gli incentivi del ministero per i magistrati che accettano il trasferimento sono notevoli: raddoppio dell’anzianità per massimo 4 anni (dunque 8 anni validi ai fini pensionistici), col diritto di precedenza assoluta a tornare nella sede precedentemente ricoperta. Poi, ci sono i benefici economici: indennità mensili netti di oltre 2mila euro a cui si aggiungono le indennità di prima sistemazione per il trasferimento, oltre al rimborso delle spese per viaggio e trasloco.



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