La Nuova Sardegna

Olbia

Il Tar dice sì al Comune: Padru entrerà nel Cipnes

Il Tar dice sì al Comune: Padru entrerà nel Cipnes

I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso del consorzio industriale La sentenza: «Solo la Regione può includere le aree artigianali di altri centri»

29 marzo 2018
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PADRU. Anche Padru adesso entra a far parte del Cipnes. Lo ha appena deciso il Tar della Sardegna. I giudici amministrativi hanno emesso la loro sentenza e hanno accolto la decisione della giunta regionale, stabilendo quindi l’inserimento del comune di Padru nel Consorzio industriale. La sentenza del Tar, infatti, ha stabilito il principio secondo il quale spetta alla Regione programmare gli ampliamenti delle aree industriali e inserire aree industriali di altri comuni.

Un orientamento indicato dalla Regione al quale però il Cipnes si era opposto con un ricorso presentato appunto al Tar. In particolare il Cipnes aveva contestato due delibere della giunta regionale del 2016 e del 2017, proposte dall’assessore all’Industria Maria Grazia Piras, su richiesta dell’amministrazione comunale di Padru guidata dal sindaco Antonio Satta e con parere unanime favorevole della commissione del consiglio regionale competente. Due delibere con le quali si stabiliva, in maniera definitiva, l’ampliamento dell’area industriale del Cipnes alle aree a destinazione industriale–artigianale di pertinenza del comune di Padru. Il Tar, accogliendo le richieste della Regione e del Comune, che si sono costituiti in giudizio, ha ritenuto che le due deliberazioni regionali sono legittime.

Nel dettaglio, nella sentenza del Tar dice che la legge attribuisce alla Regione «il compito di ridisegnare le aree industriali anche al fine di ampliarle, includendovi le aree industriali di altri Comuni secondo il disegno politico divisato dall’organo regionale». Il comune di Padru, dunque, dopo un bracco di ferro durato due anni, con la sentenza appena emessa dal Tar ora potrà essere inserito nel consorzio industriale. Ma prima ancora dovrà superare la procedura prevista dallo statuto del Cipnes, che disciplina le modalità d’ingresso dei nuovi consorziati.

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