La Nuova Sardegna

Olbia

Tempio Libera e Pd: «La giunta ha fallito e non sa confrontarsi»

di Angelo Mavuli
Tempio Libera e Pd: «La giunta ha fallito e non sa confrontarsi»

Le reazioni al “basta polemiche” annunciato dal sindaco «Dovrebbe pensare al lungo elenco di cose non fatte»

17 aprile 2018
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TEMPIO. Il “fuori sacco”, inoltrato da Francesco Quargnenti, (nell’ambito delle notizie sul canile), per conto del sindaco Biancareddu che annunciava: “di non voler più entrare in polemiche politiche o di altro genere”, ha provocato una decisa alzata di scudi da parte del gruppo consiliare Tempio Libera e Democratica di Antonio Balata e Monica Liguori e del Pd, che interviene con il segretario Mario Addis. «La dichiarazione del sindaco - scrive la Liguori in una nota -, rientra nel modus operandi di Biancareddu. Contraddistinto dall’assenza di contenuti e comportamenti democratici, forse perché mai nessuno, nella sua carriera, gli ha spiegato che la “Democrazia” vive e si costruisce con il confronto dialettico non già con la continua polemica, a cui egli è avvezzo».

Monica Liguori, ironicamente, ipotizza gli argomenti sui quali si concentrerà il sindaco. «Atteso che Tempio finora non ha visto nulla - continua la Liguori -, Biancareddu, d’ora in poi, si concentrerà sul silente e costante smantellamento del Paolo Dettori a dispetto dei suoi urlati e proclamati successi. O forse si dedicherà al decoro cittadino rispetto al quale si limita ad operazioni di facciata, lasciando il resto della città in condizioni disastrose. Oppure si dedicherà alle principali arterie di collegamento fra Tempio e le città del circondario. L’elenco delle cose non fatte, richiederebbe un’intera pagina del giornale. La realtà è che Biancareddu non accetta la dialettica politica, perché non è in grado di sorreggerla non avendo nessun argomento a suo favore».

Non meno duro l’intervento di Mario Addis che dopo avere definito “confusa e debole la difesa dell’assessore Quargnenti sul canile”, passa all’annuncio del sindaco. «L’affermazione di Biancareddu - scrive Mario Addis -, è gravissima sotto tutti i punti di vista ed è la conferma del fallimento dell’esecutivo. Dilaniato da beghe di supremazia politica e amministrativa, avvelenato dai sogni infranti delle precedenti politiche, spaccato sui prossimi appuntamenti elettorali e su altri che potrebbero rendersi improvvisamente necessari. Rendez-vous ai quali ognuno vuole arrivare con quante più medagliette possibili appuntate sul petto. Come ad esempio quella che il sindaco incredibilmente si è appuntato qualche giorno fa convocando nel salone comunale i beneficiari Reis, solo per ricordare loro che “Lui c’è”. Lunghissimo - sempre secondo il segretario Pd -, l’elenco delle problematiche mai affrontate. “Viabilità, urbana ed extra urbana, sanità, decoro urbano, servizi ai cittadini, assenza dai bandi regionali, non potabilità dell’acqua dopo due anni e mezzo, progetti pubblici inesistenti e, per finire, l’isolamento politico della città sia a livello territoriale che regionale».

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