La Nuova Sardegna

Olbia

Mater, l’apertura si sposta ancora Atteso il piano di inizio attività

di Serena Lullia
Mater, l’apertura si sposta ancora Atteso il piano di inizio attività

In settimana il via libera della Regione alla delibera che stanzia i fondi 2018 per la struttura sanitaria L’ex deputato Scanu: «Serve spirito partigiano e omogeneità». Satta, Upc: «Sindaci fronte comune»

29 aprile 2018
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OLBIA. Inaugurato vuoto così tante volte che fa arrossire anche solo pensare di annunciare una data di apertura. Sarà per questo che nessuno ci prova a indicare con precisione quando il Mater Olbia verrà aperto. La Regione garantisce di aver fatto la sua parte. In settimana approverà la delibera che compensa la mancata deroga al tetto di spesa prevista dallo Sblocca Italia e scaduto a fine 2017. «Ora spetta alla Fondazione Gemelli, partner della Qatar foundation, presentare alla Regione un piano pratico e realistico di inizio attività del Mater Olbia che aprirà entro il 2018», dice l’assessore regionale Lugi Arru. Rottamata la data di apertura di fine giugno annunciata dall’ambasciatore del Qatar in visita a febbraio a Olbia. Ora si parla in modo più generico di “entro il 2018”.

Le perplessità. Che il Mater serva al territorio, non solo gallurese ma sardo, è un dato acquisito. Lo ricorda senza troppi giri di parole l’ex deputato Pd, Gian Piero Scanu. «Ogni volta che ci vediamo non è necessario dirci che vogliamo il Mater Olbia – afferma –. Non dobbiamo dimostrare a nessuno la nostra comune volontà di far realizzare questa struttura. Non come uno sgorbio come suggerisce qualcuno. Ma in termini di eccellenza, come abbiamo sempre detto. Con la prospettiva della ricerca, come abbiamo sempre detto. Per avere il pendant con l’università, come abbiamo sempre detto».

Spirito partigiano. Scanu lancia un appello all’unità. «Evitiamo di seminare involontariamente condizioni che rischiano come la gramigna di confondersi con l’erba buona. Serve un po’ di spirito partigiano, un po’ di sensibilità politica che faccia capire a tutti, soprattutto alla classe dirigente, che questa è una partita seria. Lo sapete che questa partita è stata utilizzata per convincere Qatar Airways ad acquistare Meridiana?Ma nessuno dovrà abbassare la testa quando dovessero andare a dire: «Costruiamo anche qualche albergo». Rispettino le leggi e li costruiscano. O vogliamo vendere blocchi dei nuraghi o pubblicizzare il mirto per risolvere i nostri problemi occupazionali? Serve omogeneità. Fino a quando saremo dei nani politici non saremo nella condizione di farci sentire».

Parola d’ordine unità. L’invito al fronte comune era stato lanciato dal sindaco Settimo Nizzi in apertura del Consiglio comunale aperto. «Questa riunione non serve per fare le barricate ma per costruire qualcosa insieme con il dialogo». Condiviso dal sindaco di Alà dei Sardi, Francesco Ledda. «Lasciamo stare i colori politici di appartenenza. Serve unità per sbattere i pugni sia a livello regionale che nazionale». Rafforzato dal sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai. «Il Mater non è né di centrodestra né di centrosinistra, è della comunità sarda». Ribadito dal sindaco di Padru e presidente della Conferenza dei sindaci della Asl. «Su questo fronte i sindaci devono essere tutti compatti».

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