La Nuova Sardegna

Olbia

spiritu santu 

«No all’ampliamento della discarica»

«No all’ampliamento della discarica»

Il comitato di frazione ha incontrato il deputato Nardo Marino (M5s)

06 maggio 2018
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OLBIA. La frazione di Murta Maria non ha mai abbandonato la trincea. E di certo non lo farà adesso, visto che domani alle 16 in aula consiliare il Cipnes, durante una assemblea pubblica, presenterà i suoi nuovi progetti per la discarica di Spiritu Santu. Due i punti principali: l’ampliamento di 2 ettari, in attesa che venga realizzato il termovalorizzatore di Macomer, e la creazione di un impianto per la produzione di biometano. Il problema, però, è che i cittadini di Murta Maria non vogliono più sentir parlare di discarica. Stanchi dei miasmi e preoccupati per l’impatto ambientale e sanitario, dicono no a qualsiasi ampliamento e tornano a chiedere la chiusura dell’impianto di Spiritu Santu. Per questo il comitato di frazione, presieduto da Corrado Varrucciu, ha convocato un’assemblea e ha incontrato gli attivisti del Movimento 5 stelle di Olbia, da sempre contro la discarica. Presente anche il deputato 5 stelle Nardo Marino, che si farà portavoce delle istanze degli abitanti di Murta Maria. «Il Cipnes e l’assessore regionale all’Ambiente ci hanno sempre detto tante cose non vere – ha spiegato Corrado Varrucciu –. Speriamo che all’assemblea ci diano almeno la possibilità di intervenire. Per quanto riguarda il biometano, non ci sarà nessun beneficio per noi cittadini». È intervenuto pure Luigi Muroni, medico di base a Porto San Paolo, che ha fatto il cronistoria della discarica. «Quell’impianto doveva essere dismesso nel 2006, invece qui si continua ad ampliare», ha detto Muroni. Il deputato Nardo Marino ha ascoltato tutti gli interventi. «La questione della discarica si trova a un punto cruciale – ha spiegato Marino –. Io supporto il lavoro portato avanti dal tavolo tematico del meetup di Olbia. E chiaramente sarò in supporto per tutto ciò che riguarda le mie competenze. Sono completamente a disposizione e interesserò i miei colleghi che in Parlamento sono presenti nelle commissioni Ambiente». (d.b.)

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