La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, la rivoluzione in spiaggia scatterà nell’estate 2019

di Serena Lullia
Un'immagine aerea di Pittulongu
Un'immagine aerea di Pittulongu

La commissione urbanistica esamina le 150 osservazioni al Piano dei litorali  L’adozione entro giugno non cambierà nulla, prima dovrà dare l’ok la Regione

11 maggio 2018
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OLBIA. La rivoluzione sui granelli può attendere. La maggioranza Nizzi punta ad approvare il Piano dei litorali entro l’estate. Ma per vedere i chioschi traslocare alle spalle della sabbia, le batterie di ombrelloni e sdraio a otto metri dalla battigia, bisognerà aspettare la prossima estate. Il percorso è più da maratoneti che da centometristi. La commissione Urbanistica ha cominciato a esaminare le 150 osservazioni al Pul. Tre riunioni alla settimana. Dalla Regione e dalla Provincia mancano però ancora i pareri ambientali. Se il piano dovesse arrivare in aula prima dell’estate per l’adozione definitiva, nulla cambierebbe comunque sui litorali olbiesi. La Regione avrà infatti 45 giorni di tempo per esprimere il giudizio di coerenza. Dovrà stabilire insomma se la rivoluzione sulla sabbia proposta dall’amministrazione Nizzi sia compatibile con le leggi vigenti. Potrà quindi chiedere modifiche e ulteriori integrazioni.

Le osservazioni. La legge stabilisce che i cittadini possano presentare delle osservazioni al modello di litorali pensato dal Comune. Negli uffici ne sono arrivate 150. Alcune erano già state presentate in occasione del Piano dei litorali della giunta Giovannelli. Altre sono nuove e legate alla variante voluta dall’attuale amministrazione. La giunta Nizzi aveva infatti deciso di rivisitare il vecchio Pul, di personalizzarlo un pochino.

Le novità. È rimasto l’impianto del vecchio Piano. Ma sono state previste altre aree destinate a parcheggio a Marinella, Pittulongu, Costa Corallina. Previsti nuovi accessi al mare, la sistemazione di reti idriche e fognarie, aree di stoccaggio per la posidonia. Tra le novità più interessanti l’arretramento delle concessioni balneari a otto metri dalla battigia. Un punto su cui il sindaco Settimo Nizzi non ha ceduto alle pressioni degli imprenditori balneari. La legge prevedeva cinque metri. I chioschi saranno tutti uguali, da nord a sud. Non avranno radici nella sabbia ma resteranno sospesi con una palificazione per consentire il naturale movimento dei granelli. Cresce il numero dei corridoi di lancio alle Saline per gli sport del vento, surf, wind surf e kitesurf

Super lavoro. Il presidente della commissione Urbanistica, Bastianino Monni, ha messo alla frusta il gruppo di lavoro. «Lavoriamo a passo spedito anche se alcune osservazioni potrebbero avere necessità di essere riviste – spiega Monni –. Stiamo aspettando i pareri ambientali di Regione e Provincia, resi necessari in seguito alle modifiche al vecchio Pul che abbiamo introdotto con la variante. Ma non potevano rimanere immobili aspettando questi pareri. Abbiamo quindi cominciato l’esame delle osservazioni. Puntiamo all’adozione definitiva del Pul entro l’estate. In quel momento scatteranno le norme di salvaguardia che congelano la situazione allo stato attuale».

I dubbi del Pd. Il vicepresidente della commissione, Antonio Loriga, Pd, è soddisfatto del buon passo della commissione. Ma parla di una situazione di tensione all’interno del gruppo di maggioranza. «Sulle osservazioni il mio voto è di astensione – spiega Loriga –. In aula, come Coalizione civica, le esamineremo e le voteremo. Si lavora molto al Pul, ma c’è un clima di tensione preoccupante verso il presidente Monni, che vedo in difficoltà. Non so se verrà messo nelle condizioni di concludere l’iter del Pul. Figuriamo se riuscirà ad avviare l’esame del Puc».

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