La Nuova Sardegna

Olbia

La Regione agli studenti: l’inclusione si fa a scuola

La Regione agli studenti: l’inclusione si fa a scuola

L’assessore Spanu incontra gli alunni degli istituti Gramsci, Mossa e Panedda La storia di due ragazzi fuggiti da guerra e povertà. Il video del liceo classico 

13 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Poca retorica e tante storie che arrivano direttamente dal mare e dal deserto. Gli studenti del Gramsci, del Mossa e del Panedda sono andati a scuola di inclusione. Hanno affollato l’aula magna del classico e in silenzio hanno ascoltato le storie di chi ha rischiato la vita pur di fuggire da un contesto senza futuro. E tutto questo nell’ambito del progetto «La Regione incontra le scuole», organizzato per promuovere il confronto su inclusione e accoglienza dei richiedenti asilo. Per l’occasione nella città più multiculturale della Sardegna è arrivato l’assessore regionale agli Affari generali Filippo Spanu, che si è detto piuttosto soddisfatto dell’incontro. «L’inclusione nasce nella scuola attraverso la conoscenza e l’informazione e si sviluppa e si rafforza attraverso momenti di dialogo e conoscenza come quello che abbiamo vissuto oggi – ha detto Spanu –. Abbiamo incontrato giovani attenti e curiosi e abituati a vivere con persone provenienti da altri mondi. Olbia da questo punto di vista è un laboratorio in quanto città che, nel corso degli anni, ha accolto molti stranieri». Sulla stessa linea anche l’assessore regionale all’Agricoltura Pier Luigi Caria, olbiese, e l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Sabrina Serra. Durante il corso della mattinata sono intervenuti la mediatrice culturale Genet Woldu Keflay e Michele Virdis, responsabile del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Sarule, insieme a due ragazzi che vivono nella struttura. Abdoul, ghanese, e Ousmane, senegalese, hanno raccontato di aver raggiunto la Sardegna a bordo di una nave del sistema Frontex. Alla platea di studenti hanno raccontato il loro viaggio nel deserto libico e attraverso il mar Mediterrraneo, tra pericoli, violenze e soprusi. Presenti all’incontro i dirigenti Elisa Mantovani (Gramsci), Gianni Mutzu (Panedda) e Gigi Antolini (Mossa). Infine applausi per il video realizzato e presentato da un gruppo di ragazzi del liceo classico–linguistico Gramsci. Gli studenti hanno ricostruito la storia di un ragazzo del Benin che, proprio come Abdoul e Ousmane, ha attraversato mare e deserto nella speranza di trovare nella terra d’arrivo una vita migliore. (d.b.)

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative