La Nuova Sardegna

Olbia

Rifiuti, l’ira di Nizzi: la Regione ci ascolti o si rischia il collasso

di Dario Budroni
Rifiuti, l’ira di Nizzi: la Regione ci ascolti o si rischia il collasso

Il sindaco: insufficiente il limite di 240 tonnellate di umido La Provincia concede una proroga, ma l’emergenza resta 

10 giugno 2018
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OLBIA. Si cammina ancora sul filo del rasoio. La Provincia al momento ha concesso una proroga di quindici giorni, ma se la Regione non farà marcia indietro ci si ritroverà nuovamente punto e a capo. E cioè con il rischio di avere una discarica satura e le strade piene di sacchetti di umido. Insomma, il caos rifiuti non è ancora stato risolto. E così il sindaco Settimo Nizzi, dopo aver dichiarato lo stato d’emergenza, torna ad appellarsi nuovamente alla Regione, senza risparmiare le critiche. «La Regione non ha capito nulla, ha totalmente sbagliato i calcoli. Se non dovesse intervenire, ci ritroveremmo in una situazione drammatica». Per questo Settimo Nizzi, insieme ai sindaci degli altri tredici Comuni che conferiscono i rifiuti organici a Spiritu Santu, anche loro in emergenza, restano in uno stato di mobilitazione permanente. Domani o al massimo martedì si incontreranno nuovamente per fare il punto della situazione.

Cosa è successo. La Regione non ha rinnovato l’autorizzazione a conferire 417 tonnellate settimanali di umido nella discarica del Cipnes. La quota è stata abbassata a 240 tonnellate. E questo dopo l’avvio dell’impianto di Tempio, che però può accogliere solo 50 tonnellate a settimana. Dunque, i conti non tornano. «Siamo all’assurdo – attacca Nizzi –. La Regione dimostra di non conoscere i numeri della Gallura. Se la quota per Spiritu Santu è stata abbassata a 240 tonnellate e l’impianto di Tempio non riesce a ricevere il resto, dove li mettiamo noi i rifiuti organici? Solo Olbia, da sola, produce 250 tonnellate a settimana. Arzachena ne fa 100. L’estate è quasi cominciata, sono arrivati i turisti e di conseguenza ci ritroviamo in uno stato di emergenza. La Regione vuole che a Spiritu Santu conferisca solo Olbia lasciando da soli gli altri Comuni? Spero proprio di no. Lo ribadisco: la discarica del Cipnes è autorizzata a ricevere 417 tonnellate a settimana e la Regione deve rinnovare l’autorizzazione a conferire lì così come abbiamo sempre fatto. Davvero non capisco cosa stia succedendo, la situazione è paradossale».

Lo spettro Villacidro. L’unica soluzione, al momento, sarebbe quella di trasportare e conferire l’umido eccedente nella discarica di Villacidro, lontana quasi 300 chilometri. «La Regione ci ha anche inviato una nota – afferma Settimo Nizzi –. Ci si chiede di fare il giro dell’isola per cercare impianti disponibili. Ma è assurdo. Il trasporto dei rifiuti è una operazione costosissima. Solo a Olbia, se dovessimo conferire a Villacidro, costerebbe un milione di euro. I soldi ce li dà la Regione? Se ce li dà lei, io i rifiuti li porto anche su Marte».

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