La Nuova Sardegna

Olbia

Piano del centro storico i dubbi della minoranza

di Walkiria Baldinelli
Piano del centro storico i dubbi della minoranza

La Maddalena, al momento del voto in Consiglio l’opposizione si è astenuta Pedroni: nessuna programmazione politica. Bittu: da noi grande responsabilità

23 luglio 2018
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LA MADDALENA. Perplessità delle minoranze su tempi e scelte politiche dell'amministrazione per la stesura del Piano particolareggiato del centro storico. Lo strumento urbanistico, approvato in prima adozione dal Consiglio con i voti della maggioranza, è di tipo conservativo, prevede un volume complessivo per ampliamenti e nuove costruzioni di 18mila metri cubi. Consente cambi di destinazione d'uso per favorire la nascita di botteghe e strutture ricettive per favorire l'accoglienza diffusa. Prevede la creazione di aree di sosta, la riqualificazione di aree verdi, la valorizzazione di edifici e spazi pubblici. «Il centro storico soffre già molto per carenza di posti auto, il Piano particolareggiato avrebbe dovuto avere requisiti di indirizzo più attenti a viabilità e parcheggi – commenta il capogruppo di minoranza del Vento che cambia, Gaetano Pedroni –. Se l'obiettivo è quello di rivitalizzare il centro storico, questo handicap scoraggia l'idea. Una considerazione sullo strumento urbanistico di tipo conservativo: se da un lato è stato adeguato alle linee del Piano paesaggistico regionale, dall'altro andava comunque inserita la possibilità di coniugare costruzioni moderne con quelle esistenti. Riteniamo che sia un bel compito svolto da un tecnico, ma di programmazione politica non c'è nulla. Ci siamo astenuti, ma con la nostra presenza abbiamo garantito il numero legale». Perplessità anche sui tempi di adozione. «Avevamo chiesto di rinviare il dibattito sul Ppcs a settembre – spiega Pedroni –. Perché i cittadini hanno 60 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni, in piena estate molti sono impegnati con lavori stagionali e non tutti hanno la possibilità di visionare il piano. Fare una riunione pubblica la prossima settimana non risolverà il problema. Semmai, una presentazione anche informale andava fatta prima della discussione in Consiglio». Mauro Bittu, consigliere di minoranza della lista La Maddalena prima di tutto, si congratula con l'assessore Annalisa Gulino per aver portato a termine il Ppcs. «Mi complimento – dichiara –, ma come ho sempre ribadito gli strumenti di pianificazione non sono mai né di un sindaco né di un altro, né dell'assessore che firma la delibera, ma della città. Sono procedimenti lunghi, spesso vengono avviati da un'amministrazione e completati dalla successiva. Sono contento di aver contribuito a questo risultato con un mio atto di indirizzo politico del 2014, recepito dall’allora Consiglio e poi dall'attuale amministrazione». Per Pedroni e Bittu l'amarezza di non vedere riconosciuto il ruolo propositivo delle minoranze: «Il sindaco non distingue il ruolo di avversari politici da quello di amministratori e rappresentanti delle istituzioni. Ci siamo astenuti, ma abbiamo garantito con senso di responsabilità il numero legale per l'approvazione».

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