La Nuova Sardegna

Olbia

Disavventura a Olbia, turisti “imprigionati” nel parco

Dario Budroni
Disavventura a Olbia, turisti “imprigionati” nel parco

Nove persone trovano i cancelli sbarrati dopo l’orario di chiusura. Intervengono i vigili del fuoco

12 agosto 2018
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OLBIA. Il parco è molto bello anche di notte. Fresco, panchine e il piacevole rumore di una cascata che si tuffa in un laghetto. Nove turisti avevano deciso di fare due passi al Fausto Noce proprio per trovare un po’ di refrigerio durante una delle notti più calde dell’estate. Ma mai avrebbero immaginato che a tirarli fuori dal parco sarebbe stato un vigile del fuoco armato di smerigliatrice. La comitiva, con tanto di anziani e bambini, due notti fa è rimasta imprigionata dentro il Fausto Noce. Attorno a loro soltanto cancelli chiusi con il lucchetto. Due anni fa il Comune aveva infatti ordinato la chiusura nelle ore notturne per sbarrare la strada ai vandali. Ma in città scatta comunque la polemica. La cartellonistica che riporta gli orari di chiusura è infatti insufficiente. Nella maggior parte degli accessi non si trova alcuna informazione. Inoltre compare anche un vecchio cartello dove c’è scritto che il parco, dal primo aprile al 30 settembre, chiude alle 2 di notte, mentre la chiusura è fissata alle 24. Il sindaco Settimo Nizzi, comunque, ha deciso che da ora in poi la chiusura del parco sarà annunciata con l’altoparlante: «Purtroppo può capitare e ci dispiace, questo è un fatto che ci spinge a essere più attenti».

La disavventura. Tutto è accaduto nella notte tra venerdì e sabato, poco dopo le 24. I turisti, al momento di lasciare il Fausto Noce, hanno trovato ogni via d’uscita chiusa con la chiave. Quindi, piuttosto arrabbiati, hanno chiamato i vigili del fuoco, che hanno dovuto rompere un lucchetto con l’utilizzo della smerigliatrice. A chiudere i cancelli, come ogni notte, erano stati i volontari delle guardie ecozoofile dell’Ages. «Noi ci occupiamo dell’apertura e della chiusura – spiega Ignazio Sanna, il presidente –. Con la nostra auto, e con i lampeggianti accesi, per due volte abbiamo fatto il giro del parco per assicurarci che all’interno non ci fosse più nessuno. Purtroppo i turisti non li abbiamo visti. Comunque ci dispiace davvero tanto e ci scusiamo con loro. Abbiamo parlato con il sindaco Nizzi e abbiamo proposto di utilizzare il megafono. Lui ha accettato. Quindi, prima di ogni chiusura, adesso faremo due giri di parco e avviseremo la gente».

Più informazione. Il parco apre ogni giorno alle 6 e chiude a mezzanotte, mentre da ottobre la chiusura sarà anticipata alle 22.30. Il problema, però, è che l’informazione non è sufficiente. «Da ora in poi i volontari dell’Ages faranno il doppio giro con il megafono – spiega il sindaco Settimo Nizzi –. In quasi due anni di chiusura notturna, non era mai successo nulla. Certe cose possono capitare ma faremo in modo che non accadano mai più. È probabile che saranno piazzati dei nuovi cartelli. Staremo sicuramente più attenti. Ma colgo comunque l’occasione per ringraziare gli uomini dell’associazione Ages. Tutti volontari che, con ogni giorno, si occupano di chiudere e aprire il parco e di controllarlo. Il loro è un lavoro molto importante per tutta la comunità».

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