La Nuova Sardegna

Olbia

Il gran giorno di Tortu ora è cittadino onorario

di Angelo Mavuli
Il gran giorno di Tortu ora è cittadino onorario

Domani il recordman dei 100 metri incontrerà l’amministrazione in municipio Più tardi un tuffo nella storia e nelle tradizioni tempiesi. Poi il pranzo al parco

25 agosto 2018
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TEMPIO. La città si prepara a insignire l’atleta Filippo Tortu della cittadinanza onoraria. Fervono i preparativi in vista di domani per accogliere nel migliore dei modi il campione delle Fiamme gialle, annoverato tra i migliori velocisti della sua generazione, da un paio di mesi recordman nazionale sui 100 metri piani corsi il 22 giugno in 9 secondi 99 centesimi, battendo addirittura il record di Pietro Mennea, (10 secondi e 1 centesimo), che perdurava da ben 39 anni, dal 1979. L’atleta arriverà in città accompagnato dal padre, Salvino Tortu, tempiese di nascita che ha sempre mantenuto con Tempio strettissimi rapporti di parentela e amicizia e che del figlio è anche allenatore. Denso di appuntamenti il programma della giornata che immergerà in pieno Filippo Tortu in quella fiera tempiesità (di cui anche il padre è portatore sano). Il giovane atleta vivrà per qualche ora alcuni aspetti di una città di cui sarà, da domani, cittadino onorario. In primo luogo i momenti istituzionali. Alle 9, nel corso di una riunione di consiglio comunale, appositamente convocata dall’amministrazione nel palazzo delle conferenze al primo piano del municipio, al recordman verrà assegnata la cittadinanza onoraria. Un riconoscimento importante, mai assegnato ad una persona così giovane e di cui Filippo Tortu, conoscendo bene anche le sue radici paterne, andrà fiero. L’atleta della Fiamme Gialle però conoscerà durante la sua giornata tempiese altri momenti significativi che lo immergeranno nella tradizione, nei riti e nella religiosità antica della sua città. Domani, infatti, Tempio celebrerà la sua festa patronale dedicata a San Paolo Eremita e alla Beata Vergine del Buon Cammino. La manifestazione, organizzata dalla Classe 73, prevede diversi eventi sia religiosi che ludici. Subito dopo il conferimento della cittadinanza, infatti, è in programma la processione con l’effigie di San Paolo Eremita. Una processione imponente, con banda musicale, gruppi folcloristici di diversi centri della Gallura, autorità provenienti da tutta la provincia e tantissima gente assiepata lungo il percorso. Una esperienza nuova per l’atleta, abituato a ben altri scenari e al pubblico dei grandi stadi dell’atletica, che compirà un giro di pista nella storia e nelle tradizioni della città paterna e della quale, ora, oltre che le radici, ha anche la cittadinanza onoraria. Ci sarà infine il momento ludico. Il pranzo al parco delle Rimembranze, attorno a lunghe tavolate predisposte dai ragazzi del 73 che serviranno ai tavoli e che merita di essere vissuto nella sua pienezza. Certo, non sarà un menù da sportivo, ma anche un atleta del suo calibrò per una volta potrà permetterselo. D’altronde a controllarlo c’è pur sempre Salvino, padre e allenatore.

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