La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, una settimana decisiva per il Piano antialluvione

di Serena Lullia
Olbia, una settimana decisiva per il Piano antialluvione

Tre incontri del sindaco per illustrare alla città il progetto Technital. Il 4 il 5 settembre riunione finale per l’iter di valutazione di impatto ambientale 

27 agosto 2018
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OLBIA. Il piano anti-alluvione Technital spiegato ai cittadini. Tre incontri itineranti a partire da domani durante i quali il sindaco Settimo Nizzi illustrerà in che modo vuole mettere in sicurezza il territorio. Faccia a faccia con la popolazione per nulla casuali. Si chiude infatti il 2 settembre l’iter per ottenere la valutazione di impatto ambientale del Piano Mancini. La versione del 2016 è stata integrata con nuova documentazione e recependo le indicazioni del Piano alternativo proposto dall’amministrazione Nizzi. Nei due incontri di settembre, il 4 e il 5, si capirà in modo più chiaro in che modo la battaglia del Comune per un progetto anti-alluvione diverso dal Mancini sia stata sposata dalla Regione, inizialmente ferma in modo granitico sulla assoluta bontà del Piano Mancini.

Incontri con i cittadini. Tre le assemblee pianificate dal Comune. La prima domani alle 18,30 in zona Baratta, una dlle zone più devastate dall’alluvione del novembre 2013; la seconda mercoledì, sempre alle 18,30 in piazza Nassiryia, luogo molto caro al sindaco Nizzi dal momento che la scelse come punto di partenza della campagna elettorale; la terza lunedì 3 settembre, stesso orario, in piazza Regina Margherita.

Via alle battute finali. Il 4 e il 5 sono in programma gli incontri pubblici sulla Valutazione di impatto ambientale. L’iter si era interrotto su richiesta del Comune agli inizi del 2017. Un passaggio importante quello della Via che consente di valutare le conseguenze di natura ambientale che gli interventi di messa in sicurezza potrebbero avere sul territorio.

Le osservazioni. Nel mese di liglio l’annuncio legale del commissario di Governo per il rischio idrogeologico per il riavvio dell’iter della Via. Per la prima volta la Regione fa capire che la volontà del Comune di Olbia di un progetto alternativo non è stata cestinata del tutto. Il Commissario, nell’invitare chiunque lo ritenga opportuno a presentare delle osservazioni, precisa anche che la attuale documentazione «tiene conto in particolare, attraverso un esame comparativo, dell’alternativa progettuale trasmessa dal Comune nel febbraio 2018». Ossia del Piano Technital, che prevede un grande canale scolmatore e due vasche di laminazione nella zona di Putzolu.

La contraddizione. Ciò che non è ancora chiaro è quali elementi del Piano Technital siano stati recepiti dal Mancini. Si parla infatti di realizzazione di quattro invasi; adeguamento dei reticoli esistenti del rio Siligheddu, Gaddhuresu e san Nicola. Compare anche la realizzazione di canali scolmatori. Ma sono proprio il numero e la posizione delle vasche di laminazione il vero elemento che contrappone il Piano Mancini al Piano Technital. Quattro nel primo, due in via Nervi, una nella zona di via Barcellona e una a Putzolu. Solo due, in zona Putzolu, per il secondo progetto, insieme a un canale scolmatore. A cinque anni dall’alluvione potrebbero arrivare le risposte tanto attese sul futuro della messa in sicurezza.

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