La Nuova Sardegna

Olbia

Nuova vita per il faro nel prossimo bando ci sarà l’Isola Bocca

di Dario Budroni
Nuova vita per il faro nel prossimo bando ci sarà l’Isola Bocca

Presto il demanio darà in concessione l’antica struttura Insula Felix lancia l’idea di un osservatorio scientifico

01 settembre 2018
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OLBIA. I padroni del faro non saranno più soltanto gabbiani e piccioni. Sull’Isola Bocca adesso si respira aria di cambiamento. Molto presto lo Stato, attraverso l’agenzia del demanio, darà in concessione uno dei simboli indiscussi della città. È molto di più di una voce di corridoio. Dopo anni di attese e di degrado, il faro che domina il golfo olbiese potrebbe finalmente imboccare la strada della valorizzazione. Se ne parlerà domani durante la conferenza «I Fari – Passato, presente e futuro», in programma alle 21 nei giardinetti davanti al museo. Una conferenza organizzata dall’associazione culturale Insula Felix che, tra l’altro, ne approfitterà per presentare un progetto di valorizzazione tutto suo. L’idea è quella di un osservatorio scientifico sul mare con spazi dedicati a mostre ed esposizioni.

Il bando. Alla conferenza di domani interverrà l’esperto Nicola Sechi, che parlerà dei fari in Sardegna. E interverranno pure il regista Federico Falchi e il biologo marino Benedetto Cristo. «Avrebbe dovuto partecipare anche Gaetano Pedroni, il responsabile tecnico di Marifari Sardegna – spiega Dario Maiore, il presidente dell’associazione Insula Felix –. Non ci sarà, ma leggeremo comunque una sua nota. Attraverso Pedroni siamo infatti venuti a sapere che il faro di Olbia, insieme ad altri dell’isola, rientrerà nel prossimo bando del demanio». Ed è infatti proprio attraverso un bando che i fari possono essere dati in gestione ad amministrazioni comunali, associazioni culturali e anche privati.

Il progetto. L’associazione Insula Felix, nata proprio per valorizzare il golfo olbiese e che porta a spasso fino al faro i visitatori a bordo di un battello, nel frattempo ha sviluppato un suo progetto. «Presenteremo una richiesta, anche per accedere ai fondi europei – spiega Maiore –. L’idea è quella di un osservatorio scientifico con la possibilità di organizzare anche seminari, esposizioni, mostre. Naturalmente con la collaborazione di diversi enti, magari con l’Area marina di Tavolara». Il faro, attivato nel 1887 e ancora funzionante, da decenni è in preda al degrado. «Vogliamo proporci per realizzare un osservatorio naturalistico dedicato alla biologia marina, in collaborazione anche con l’università – aggiunge Benedetto Cristo, biologo marino e membro di Insula Felix –. Un luogo dove ospitare anche mostre e iniziative culturali. All’esterno c’è addirittura lo spazio per un giardino botanico».

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