La Nuova Sardegna

Olbia

Discarica senza autorizzazione sindaco e delegato a processo

di Tiziana Simula
Discarica senza autorizzazione sindaco e delegato a processo

Santa Teresa, Pisciottu e gli altri dieci imputati sono accusati di aver gestito l’ecocentro abusivo  Nei guai anche la società che si occupa della raccolta dei rifiuti. L’inchiesta della guardia di finanza 

11 ottobre 2018
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SANTA TERESA. Sono finiti a giudizio in undici con l’accusa di aver realizzato e gestito una discarica non autorizzata destinata al deposito dei rifiuti urbani. A finire nei guai per l’ecocentro di “Veldigalera” ritenuto abusivo dalla Procura di Tempio, il sindaco Stefano Pisciottu, il consigliere di maggioranza e delegato all’Ambiente Paolo Sardo, insieme ad alcuni responsabili di settore del comune di Santa Teresa e ai vertici della società Ambiente Italia srl che gestisce il servizio di raccolta e stoccaggio dei rifiuti solidi urbani nel comune teresino.

Ieri si è aperto il processo a carico degli undici imputati (decreto di citazione a giudizio a seguito di opposizione al decreto penale di condanna). Accusa e difesa hanno formulato le loro richieste al giudice monocratico Camilla Tesi che ha aggiornato l’udienza per l’esame dei testi dell’accusa al 16 aprile.

Stando alla contestazione della Procura, gli undici avrebbero, in concorso tra loro, realizzato e gestito in un lotto di terreno agricolo situato in località Veldigalera, in zona agricola sottoposta a vincolo paesaggistico, una discarica non autorizzata destinata al deposito di rifiuti urbani.

Oltre al sindaco Stefano Pisciottu e al delegato all’Ambiente Paolo Sardo, sono imputati Jeanne Francine Murgia segretario generale e direttore dell’Unione dei comuni dell’Alta Gallura, Salvatore Fioredda, comandante della polizia locale di Santa Teresa, Antonio Usai, proprietario dell’area, Giovanni Antonetti, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, Elena Luciana Paola Carotti, responsabile del settore Ambiente del Comune, Giovanni Maria Manzu, responsabile operativo del cantiere, e tre rappresentanti della società Ambiente Italia: Claudio Milanese, rappresentante legale, Stefano Garbarini, responsabile controllo gestione e Franco Sassaroli, responsabile tecnico.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Gian Mario Lisca, Enrico Gatto, Angelo Merlini, Mario Delitala, Massimo Pellicciotta e Renato Laneri.

L’avvocato Delitala che difende il proprietario del terreno, Antonio Usai, ha chiesto al giudice il dissequestro dell’area, a cui la Guardia di finanza che aveva condotto le indagini, aveva posto i sigilli nel maggio 2016.

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