La Nuova Sardegna

Olbia

Spaccio di droga in bicicletta, sei arresti

Spaccio di droga in bicicletta, sei arresti

Santa Teresa, sgominata una rete dello spaccio di marijuana. Le dosi ordinate al telefono e pagate con carte telefoniche

14 ottobre 2018
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SANTA TERESA. Ordini al telefono, consegna in bicicletta durante il giorno, pagamento anticipato con carte telefoniche e ricariche su carte di debito. L’ ingegnosa rete dello spaccio di marijuana è stata scoperta dai carabinieri di Santa Teresa Gallura, in collaborazione con i colleghi di Olbia, Tempio e Porto Torresi, i reparti del nucleo Cinofili di Abbasanta e i Cacciatori di Sardegna. Oltre nove i mesi di indagini coordinate dal procuratore della Repubblica di Tempio, Gregorio Capasso, che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare per sei soggetti, tutti residenti a Santa Teresa. Sono finiti in carcere e trasferiti a Nuchis perché ritenuti all’apice dell’organizzazione criminale Augusto Pisani, di 57 anni; Iuri Usai di 49; Emilio Pariniello di 44 e Fabio Catta di 49. Ai domiciliari Pietro Spigno e Giacomo Vincentelli, entrambi 48enni. A vario titolo e in concorso tra loro devono rispondere dei reati di detenzione e vendita di sostanza stupefacente.

Bici e ricariche. La marijuana veniva ordinata al telefono. Piccole quantità richieste con un linguaggio criptico ma vestito di normalità. «Ciao, domani è il compleanno di...», diceva il cliente. «Ah si? Quanti anni fa?», chiedeva lo spacciatore. «Trenta», numero che corrispondeva al quantitativo in euro. Il pagamento avveniva in anticipo. Ricariche di carte di debito o carte telefoniche. Non a casa l’operazione dei carabinieri è stata battezzata “Ricaricard”. La consegna avveniva a piedi o in bici, durante le ore del giorno e in alcune vie del centro del paese, facili da piantonare con le vedette. Condizioni che hanno reso più complicate le indagini dei carabinieri. Appostamenti, video, foto e pedinamenti sono gli strumenti utilizzati dai militari per ricostruire la rete dello spaccio.

La rete. L’attività investigativa è partita dall’analisi di versamenti sospetti fatti su alcune carte di debito. La seconda fase è stata poi fatta sul campo. Con il passare dei mesi sono stati identificati i vari spacciatori e il ruolo che ciascuno ricopriva all’interno del sodalizio. A partire dall’uomo considerato il grossista, che vendeva massicci quantitativi di marijuana da immettere sul mercato di Santa Teresa, al costo di 5 euro al grammo. La droga veniva poi spacciata al doppio del prezzo dopo essere passata dal numero due dell’organizzazione agli altri, incensurati e insospettabili, a cui era affidato lo smercio al dettaglio.

Le regole. Le consegne dovevano avvenire sempre in piccole dosi. Così facendo, nel caso di un controllo delle forze dell’ordine, non sarebbero risultati spacciatori ma solo assuntori.

Catena di distribuzione. L’autorità giudiziaria ha concordato con la ricostruzione degli inquirenti, secondo cui il gruppo criminale ha agito secondo le logiche di un mercato articolato con una solida catena di distribuzione. Dalla vendita all’ingrosso all’assuntore, passando dal venditore al dettaglio ai corrieri a domicilio.

Il sequestro. Nel corso dell’operazione, oltre a tre arresti in flagranza, sono stati sequestrati tre chili di marijuana e identificati tre consumatori segnalati alla prefettura di Sassari. Sequestrate anche nove piante già pronte per la raccolta, un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento e allo spaccio. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati dal comandante della Compagnia di Tempio, Ilaria Campeggio; dal comandante della stazione di Santa Teresa Gallura, Daniele Antonucci e dall’appuntato scelto Stefano Marangoni. (se.lu.)



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