La Nuova Sardegna

Olbia

Dal 2013 un braccio di ferro con espropri e pronunce del Tar

Caso emblematico della disputa tra Trissolbia e Cipnes è quello del McDonald’s. La società della famiglia Palau sosteneva di aver raccolto nel 2013 “la disponibilità di una primaria impresa operante...

29 ottobre 2018
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Caso emblematico della disputa tra Trissolbia e Cipnes è quello del McDonald’s. La società della famiglia Palau sosteneva di aver raccolto nel 2013 “la disponibilità di una primaria impresa operante nel settore della ristorazione, la McDonald’s, in base al quale veniva dato corso al procedimento per l’utilizzo di una porzione del compendio di 2000 metri quadrati”. Il procedimento, però, si concludeva negativamente, per il rifiuto di Cipnes di ammettere un utilizzo parcellare del compendio: quest’ultimo sosteneva, infatti, che l’unica soluzione compatibile con la convenzione stipulata dalle parti nel 2010 avrebbe dovuto contemplare l’utilizzo unitario e globale dell’intera superficie di 27mila metri quadrati. Quella che fu poi oggetto di esproprio. Una beffa per la Trissolbia, visto che prima dell’estate c’era stato l’annuncio da parte del Cipnes: il completamento, con il parere di conformità dell’iter con cui la McDonald’s aveva acquisito un’area di circa 3.900 metri quadrati dove realizzare uno “stabilimento” di 450 mq con un investimento di circa 2 milioni di euro. Nel frattempo il nuovo McDonald’s è stato costruito a tempo di record nei terreni all’angolo di via Indonesia.

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