La Nuova Sardegna

Olbia

Tutti fanno la fila per “I dolci di Gian”

Tutti fanno la fila per “I dolci di Gian”

Il primo banchetto al Terranova in memoria di Gianluca Carta. Domani si replica

02 novembre 2018
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OLBIA. Due banchetti della solidarietà. Sopra i quali sono esposte decine di torte e tante altre prelibatezze. Sono “I dolci di Gian”, preparati da un gruppo di donne proprio per ricordare Gianluca Carta, il giovane di 34 anni originario di Nuoro ma che viveva a Telti, morto in un incidente stradale mentre percorreva la Olbia-Golfo Aranci in moto.

Chi vorrà portarsi a casa una torta (e in moltissimi si sono già messi in fila) farà una donazione speciale: i soldi raccolti, infatti, verranno devoluti alla moglie e ai due figli di Gian.

L’idea di organizzare una fiera del dolce (ieri la prima giornata, domani la seconda) è venuta a Fatima Isoni e i Blues Brothers Bikers (l’associazione di cui Gianluca Carta era presidente) hanno subito accolto e sposato anche questa iniziativa. I banchetti sono stati sistemati al centro commerciale Terranova e nella prima giornata sono state veramente molte le persone che hanno voluto dare il loro libero contributo. Anche per portarsi a casa uno dei “dolci di Gian”, ma soprattutto perché la causa è nobile: consentire ai “Blues Brothers Bikers” di sostenere la famiglia del loro grande amico che li guarda da lassù. «Lo ripetiamo ancora una volta: noi facciamo - dicono i Blues Brothers Bikers - quello che Gianluca avrebbe voluto fare. Era una persona meravigliosa, dal sorriso contagioso, sempre con la battuta pronta e tanta voglia di scherzare. Amava profondamente la moglie e i due figli e avrebbe fatto per loro qualunque cosa. La nostra mobilitazione a favore dei suoi cari è un gesto che ci arriva dal cuore, soprattutto perché Gian era davvero unico e ciò che ci ha lasciato e trasmesso, a partire dal desiderio profondo di aiutare gli altri, ce lo portiamo dentro».

I Blues Brothers Bikers colgono l’occasione per ringraziare ancora una volta «il centro commerciale Terranova e in particolare il direttore Enrico Coli per averci spalancato le porte e tutte le donne guidate da Fatima Isoni che, con sensibilità, si sono messe a disposizione per preparare i dolci. Un grazie speciale va ovviamente a tutti coloro che hanno già dato il loro aiuto e a quelli che lo faranno. E domani, di sicuro, la generosità sarà ancora tanta». (s.p.)

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