La Nuova Sardegna

Olbia

Allarme batteri a Olbia, nuovo stop alla raccolta delle cozze nel golfo

Allarme batteri a Olbia, nuovo stop alla raccolta delle cozze nel golfo

Il vicesindaco: vietata la vendita. Il Consorzio: il sistema di controllo è troppo lento

10 novembre 2018
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OLBIA. Nuovo stop per le cozze olbiesi. Il vicesindaco Angelo Cocciu, ricevuti i dati delle analisi della Assl, ha ordinato la temporanea sospensione della raccolta e della vendita dei mitili. Stavolta l’area interessata è più vasta: Cala Saccaia, Cocciani e la zona della foce del Padrongianus. Nelle acque è stata infatti nuovamente riscontrata la presenza del batterio escherichia coli. L’ennesimo duro colpo, dopo la devastante moria della scorsa estate e il primo stop alla raccolta, sempre per via del batterio, di qualche settimana fa.

Sono ufficialmente ignote le cause della presenza dei batteri nel golfo, ma l’ultima volta il Consorzio dei molluschicoltori aveva spiegato che la causa era da attribuire ad alcuni impianti di depurazione andati in tilt. Questa volta, forse, la torbidità dell’acqua è stata causata anche dalla burrasca di qualche giorno fa. In ogni caso lo stop alla raccolta rappresenta un grosso danno, sia in termini di guadagni che di immagine. Per questo il Consorzio punta il dito contro il lungo iter compreso tra le analisi e la trasmissione dei risultati al Comune, che per legge è chiamato a ordinare lo stop.

«La politica dovrebbe mettere in piedi un sistema di controllo e di allerta immediato e sul territorio di riferimento, senza attendere una settimana» spiegano dal Consorzio. Le ultime analisi dovrebbero infatti risalire a una decina di giorni fa. Di conseguenza, al momento dello stop da parte del Comune, l’emergenza potrebbe essere già rientrata.
 

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