La Nuova Sardegna

Olbia

Macchine e barche abbandonate sequestrato un deposito illegale

Macchine e barche abbandonate sequestrato un deposito illegale

La guardia di finanza ha denunciato il proprietario di un terreno nel settore 4 della zona industriale Nell’area erano state accumulate decine di auto ormai diventate rottami, imbarcazioni e motori

25 novembre 2018
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OLBIA. Tra i capannoni industriali era nascosto un deposito non autorizzato di barche e auto vecchie. La scoperta porta la firma della Guardia di finanza di Olbia, intervenuta nell’ambito dei controlli disposti dal comando provinciale di Sassari nel settore della tutela dell’ambiente. I baschi verdi hanno individuato nel settore 4 della zona artigianale un terreno commerciale solo parzialmente delimitato da una recinzione su cui era stato affastellato un quantitativo enorme di rifiuti, alcuni dei quali speciali. Oltre cento automezzi, gran parte dei quali dismessi da anni e ridotti a rottami. Dopo aver fatto gli accertamenti necessari i finanzieri hanno individuato il proprietario del terreno ed eseguito un sopralluogo che ha confermato il reato ipotizzato di illecito ambientale e la totale assenza di autorizzazioni per l’attività, la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti. Al termine delle operazioni di rilevazione le fiamme gialle hanno compilato un lungo elenco di rifiuti. Macchine dismesse, componenti elettriche e meccaniche, imbarcazioni, pneumatici, motori e rifiuti ferrosi. Il deposito non autorizzato si estendeva su un’area di 2mila 800 metri quadrati che è stata messa sotto sequestro. Nel corso del sopralluogo è stata rilevata anche la presenza di rifiuti speciali tra i quali la vetroresina utilizzata nelle imbarcazioni, per cui sono previste particolari procedure di smaltimento. Il proprietario dell’area del settore 4 è stato denunciato alla procura di Tempio e dovrà rispondere del reato di deposito incontrollato di rifiuti, punito con l’articolo 256 del testo unico sull’Ambiente.

L’attività portata a termine con successo in zona industriale conferma l’attenzione della Guardia di finanza nel controllo del territorio finalizzato alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia della salute pubblica. Già nei giorni scorsi l’intensificazione dei controlli aveva portato alla scoperta di due discariche contenenti rifiuti ferrosi. Anche in quel caso era scattato il sequestro dell’area e la denuncia del proprietario. (se.lu.)

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