La Nuova Sardegna

Olbia

Bigi: «Il consorzio ora cambierà marcia»

di Dario Budroni ; w; Il consorzio cambia rotta. E lo fa attraverso un ribaltone che modifica la maggioranza e riscrive il nome del presidente. Mauro Monaco non è più alla guida del consorzio dei molluschicoltori olbiesi. Al suo posto adesso c’è Raffaele Bigi, mitilicoltore da tre generazioni e imprenditore a capo di una delle più importanti aziende del golfo. Non è un fisiologico passaggio del testimone ma l’ultimo atto di un contrasto interno che durava ormai da un pezzo. La spaccatura era diventata evidente la scorsa estate proprio nell’anticamera dell’ufficio del sindaco Settimo Nizzi. E così nei primi giorni di dicembre, in gran segreto, il cda del consorzio ha deliberato all’unanimità il cambio del presidente. Due giorni fa, infine, la ratifica della delibera. Le prime parole da presidente di Raffaele Bigi la dicono lunga sul malcontento interno degli ultimi tempi e sull’idea di come rivoluzionare la gestione del consorzio nato nel 2014 per raggruppare le 18 coop del golfo olbiese.
Bigi: «Il consorzio ora cambierà marcia»

L’imprenditore succede a Monaco dopo un ribaltone. Con lui la maggioranza del cda: «Serve una strategia più dinamica»

30 dicembre 2018
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OLBIA. Il consorzio cambia rotta. E lo fa attraverso un ribaltone che modifica la maggioranza e riscrive il nome del presidente. Mauro Monaco non è più alla guida del consorzio dei molluschicoltori olbiesi. Al suo posto adesso c’è Raffaele Bigi, mitilicoltore da tre generazioni e imprenditore a capo di una delle più importanti aziende del golfo. Non è un fisiologico passaggio del testimone ma l’ultimo atto di un contrasto interno che durava ormai da un pezzo. La spaccatura era diventata evidente la scorsa estate proprio nell’anticamera dell’ufficio del sindaco Settimo Nizzi. E così nei primi giorni di dicembre, in gran segreto, il cda del consorzio ha deliberato all’unanimità il cambio del presidente. Due giorni fa, infine, la ratifica della delibera. Le prime parole da presidente di Raffaele Bigi la dicono lunga sul malcontento interno degli ultimi tempi e sull’idea di come rivoluzionare la gestione del consorzio nato nel 2014 per raggruppare le 18 coop del golfo olbiese.

La guerra interna. Mauro Monaco, agronomo, nel 2014 era stato eletto come «presidente di garanzia», cioè come figura esterna al mondo delle cooperative, non sempre in sintonia tra loro. Nell’ottobre 2017 la riconferma. Negli ultimi mesi, però, la maggioranza dei consiglieri del cda è pian piano passata dalla parte dell’imprenditore Raffaele Bigi. Un primo evidente assaggio lo si era avuto ad agosto, quando, all’indomani della devastante moria di cozze causata dal caldo, il sindaco Settimo Nizzi decise di incontrare i mitilicoltori ma non il loro presidente, Mauro Monaco, con il quale non era mai andato d’accordo. Quel giorno Monaco restò alla porta, mentre a incontrare il sindaco, a gran sorpresa, fu proprio Raffaele Bigi insieme a un folto gruppo di colleghi mitilicoltori. Il definitivo cambio al vertice si è poi consumato nelle ultime settimane, dopo un cda convocato da 11 consiglieri su 18.

Il piano Bigi. Il nuovo presidente del consorzio, che gestisce 150 ettari concessi dalla Regione, non nasconde di non aver condiviso la gestione Monaco: «La sostituzione si è resa necessaria, oltre che per un normale avvicendamento, per avviare una nuova, diversa e più dinamica azione strategica dei programmi consortili, maturata nei soci-consiglieri nell’ultimo anno e già proposta da me fin dall’ottobre 2017 e attualmente condivisa dalla maggioranza dei soci del consorzio». Raffaele Bigi elenca poi i punti principali del suo programma. Si parte con l’idea di una gestione più collegiale dell’ente per far acquisire al consorzio «quell’autorevolezza ritenuta fino a ora assolutamente carente». Poi ci sono la «ricostruzione del rapporto col territorio» rimarcando l’importanza della mitilicoltura nella storia olbiese, una attività di comunicazione e di eventi che evidenzino l’unicità del prodotto, nuovi rapporti con le istituzioni «prime tra tutte l’amministrazione comunale», la revisione del piano di gestione delle aree e infine l’ottenimento in tempi rapidi di un marchio collettivo. Raffaele Bigi, che in passato è stato anche presidente del consorzio per la valorizzazione delle cozze di Olbia, ci tiene poi a chiarire un ultimo aspetto. «È sembrato che la storia della molluschicoltura sia iniziata nel 2014 e non un secolo prima – sottolinea Raffaele Bigi –. Ricordiamo che la costituzione del consorzio è stato il completamento di un lungo percorso e non l’atto di nascita del comparto. Una lunga battaglia di oltre 20 anni ci ha permesso di ottenere tale risultato grazie alle proposte unitarie degli operatori».

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