La Nuova Sardegna

Olbia

In Consiglio l’emergenza rifiuti

di Serena Lullia

Loriga, Pd: «Intervenire subito, basta far finta di nulla». Pinna, Fi: «Siamo senza armi contro gli incivili»

01 ottobre 2019
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OLBIA. Le bombe ecologiche nel cuore della città esplodono nel dibattito in Consiglio comunale. Ce le porta l’opposizione che con abilità riesce a dirottare la discussione in aula sui due campi rom trasformati in discariche. Il primo, quello di Colcò chiuso da anni. Il secondo, a sa Corroncedda in dismissione, ma con ancora sette famiglie con minori all’interno. Senza acqua corrente e luce da luglio. Il tema però non era all’ordine del giorno. La minoranza ha trovato il modo per costringere la maggioranza ad affrontare l’argomento di grande attualità, per cui lunedì è stato presentato un esposto alla Procura. La situazione è ben nota. Intorno ai due campi rom sono nate delle enormi discariche. Muri di spazzatura che in alcuni punti arrivano anche a tre metri. Ma l’emergenza ambientale non è circoscritta a Sa Corroncedda e Colcò. Basta percorrere campagne e periferie per trovare l’indegno spettacolo dell’abbandono di rifiuti di ogni tipo. E in quei casi non sono i nomadi i responsabili.

Allarme ambientale. L’occasione per parlare di ambiente la offrono le variazioni di bilancio. Sono quelle delibere con cui la giunta comunale decide di spostare soldi da un capitolo all’altro del bilancio per esigenze particolari. «Dispiace non vedere un solo euro destinato all’emergenza ambientale – afferma il consigliere della Coalizione civica Antonio Loriga –. Ci sono due bombe ecologiche nel cuore della città e si continua a fare finta di nulla. E non è solo quello il problema. Qualche settimana fa ho fatto il percorso a piedi per andare al Santuario di San Paolo di Monti. La strada per Enas è piena di discariche su entrambi i lati. La maggioranza deve trovare delle soluzioni secondo il mandato che i cittadini le hanno dato».

Problema sociale. La consigliera Ivana Russu, della Coalizione civica, rimprovera la maggioranza di non aver tenuto sotto controllo il problema del campo rom. «Siamo tutti d’accordo per lo smantellamento del campo come stabilito dalla normativa europea – afferma –. Ma sapevamo bene che se non gestito bene avrebbe avuto delle pesanti conseguenze sociali e ambientali. Bisogna fare qualcosa e subito. Si cominci con un Consiglio comunale dedicato ai temi ambientali». Proposta quest’ultima condivisa dal M5S e accolta dal presidente dell’Aula Giampiero Mura.

Senza armi. La posizione della maggioranza sull’argomento arriva dal consigliere Tore Pinna, Forza Italia. «Come maggioranza stiamo monitorando per intervenire sui posti in cui vivono certi personaggi che continuano a buttare l’immondizia facendo solo due passi da casa. Dobbiamo stare attenti però. È un lavoro delicato, noi non possiamo fare nulla. Spetta a chi ha la forza e il potere di farlo. A chi ha la memoria corta ricordo poi che questa giunta ha speso parecchi soldini per bonificare il campo nomadi. Poi è ritornato come prima. Ma diciamo anche che sono gli olbiesi a chiamano gli zingari per dargli i loro rifiuti e il ferro. Quelli poi scaricano l’immondizia al campo. Noi non possiamo fare nulla contro l’inciviltà delle persone. Dovresti andare con due poliziotti e un carabiniere e arrestarli. Non abbiamo tutte queste forze dell’ordine a disposizione».

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