La Nuova Sardegna

Olbia

La commissione sanità visita gli ospedali galluresi

di Angelo Mavuli
La commissione sanità visita gli ospedali galluresi

Prima fermata al Paolo Dettori. Gallus: «Punto nascita, verrà chiesta la deroga» Al Giovanni Paolo II di Olbia si affrontano i casi della Neonatologia e dell’Obi

22 ottobre 2019
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TEMPIO. Doppia visita in Gallura della commissione regionale della Sanità. Prima tappa al Paolo Dettori di Tempio e poi al Giovanni Paolo II di Olbia.

La commissione presieduta da Domenico Gallus e accolta dal commissario straordinario dell’Ats Giorgio Steri, dal direttore amministrativo dell’Ats Murrue dal direttore della Assl di Olbia Franco Pala, ha incontrato gli attivisti di Abali Basta e il personale dell’ospedale. Sono stati proprio medici e paramedici a parlare delle gravi difficoltà in cui operano i reparti, mostrando anche le innumerevoli crepe del Paolo Dettori. Tante le notizie su disservizi infiniti e ingiustizie subite dai malati, dai loro parenti e anche dai medici e paramedici. L’incontro è stato civilissimo e Domenico Gallus,ha mostrato attenzione e sensibilità di fronte a tutti gli intervento che descrivevano i gravi problemi che in questo momento angosciano gli operatori sanitari sottoposti, per esempio, a turni massacranti.

Fuori dell’aula, sede dell’incontro, il popolo di Abali Basta, ha aspettato l’esito del faccia faccia che non poteva che essere interlocutorio. «Io - ha detto il presidente Domenico Gallus, che alla fine dei lavori ha voluto immediatamente confrontarsi con la folla in attesa -, mi sento uno di voi. A Ghilarza, territorio da dove provengo e che ha grossissimi problemi dal punto di vista sanitario, diverso tempo fa, anche io, stanco dello stato in cui la sanità sarda era stata lasciata, ho fondato un movimento come il vostro, a difesa della sanità. Riepilogo in breve quanto abbiamo potuto ascoltare quest’oggi e quanto sarà oggetto della nostra attenzione. Punto Nascita: verrà chiesta una deroga con la ferma intenzione di farci dire di sì. Per quanto concerne invece il ripristino degli standard negli altri reparti, c’è l’impegno di questa commissione perché il Paolo Dettori torni ad essere nell condizioni di dare risposte immediate ai cittadini. I nomi che ruotano attorno al futuro del Dettori non mi interessano né mi fanno inorgoglire. Mi interessa invece che l’ospedale funzioni bene e che sia al servizio delle gente. Se la cosa può in qualche modo consolare, posso affermare di non aver visto nulla di nuovo rispetto al degrado generale trovato da questa commissione in altre parti della Sardegna». Dal presidente l’impegno a tornare a Tempio per valutare quanto si andrà a fare e cosa ancora non funziona.

La commissione ha poi fatto tappa al Giovanni Paolo II di Olbia. Sono stati sentiti tutti i primari e, ovviamente, è stata sottolineata, qui come altrove, l’emergenza organici. Ma è stata anche l’occasione per ribadire la necessità di avere una Neonatologia: al Giovanni Paolo II, infatti, si sfiorano i mille parti all’anno e proprio per l’assenza di questo reparto, si continuano a trasferire almeno un centinaio di donne che potrebbero far nascere invece il loro bambino a Olbia.

Per quanto riguarda il pronto soccorso, il primario Attilio Bua ha parlato dell’Obi (l’Osservazione breve intensiva dotata di macchinari e strumenti di ultima generazione): il reparto è operativo, ma non c’è il personale.

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