La Nuova Sardegna

Olbia

Anestesista a tempo pieno l’Ats firma la convenzione

Anestesista a tempo pieno l’Ats firma la convenzione

La Maddalena, con l’accordo è previsto l’arrivo del professionista 24 ore su 24 Il presidente Pireddu: «La mancanza di questa figura mette a rischio il Merlo»

03 novembre 2019
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LA MADDALENA.

L’Ats ha stipulato una convenzione annuale con l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari per prestazioni di anestesia e rianimazione. Un passo indispensabile per continuare a garantire i servizi 24 ore su 24 nelle sedi delle Assl del territorio, compresa quella della Gallura. E, nel caso dell’ospedale maddalenino, di veder potenziato quello di anestesia al Pronto soccorso. «Con questo accordo auspichiamo diventi 24 ore su 24 e che non sia più un servizio a metà – commenta il presidente dell’associazione “Presidio Paolo Merlo”, Aldo Pireddu –. Il Pronto soccorso necessita di figure specialistiche per le consulenze urgenti: cardiologo, pediatra, chirurgo e anestesista-rianimatore, oltre che del supporto del servizio radiologia». L’associazione che porta avanti la battaglia in difesa del potenziamento dell’ospedale isolano, sottolinea che attualmente sono assenti il cardiologo, il pediatra e il chirurgo, mentre la Tac è fuori uso dall’8 ottobre per mancanza di manutenzioni. E che l0eventuale assenza dell’anestesista avrebbe comportato il declassamento del Pronto soccorso. «Questo era il rischio che si correva da settimane – spiega Pireddu –, in Gallura la mancanza di anestesisti avrebbe messo a repentaglio la presenza di un anestesista 24 ore su 24 al Paolo Merlo. La recente convenzione t garantisce, almeno per un anno, l’integrazione dell’organico di anestesisti e rianimatori per tutti i presidi della provincia di Sassari e pertanto anche per quelli di Olbia, Tempio e La Maddalena». I volontari continuano a tenere alta l’attenzione su tutti i problemi dell’ospedale. «Vigiliamo sulle altre carenze urgenti – puntualizza Pireddu –, come quelle legate al cardiologo, pediatra, chirurgo e alla macchina Tac. Proseguiamo la nostra campagna in difesa del presidio a tutti i livelli, anche per la mancata applicazione delle norme sulle aree insulari». Nei giorni scorsi l’associazione aveva presentato la richiesta di un accesso agli atti per conoscere la situazione del Pronto soccorso e anestesia. E sollecitato un intervento della Commissione regionale sanitaria. (w.b.)

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