La Nuova Sardegna

Olbia

Business dei matrimoni: fermo senza il sì comunale

di Walkiria Baldinelli
Business dei matrimoni: fermo senza il sì comunale

Arzachena, gli organizzatori non possono pianificare le nozze in spiaggia Manca il regolamento che dia indicazioni certe per organizzare eventi e feste

05 novembre 2019
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ARZACHENA. Gli imprenditori del turismo matrimoniale sollecitano un regolamento comunale per programmare la stagione 2020. «In media riceviamo 150 richieste all’anno di coppie straniere che vogliono sposarsi sulle spiagge – spiega Marco Maragnani di Baja Sardinia –, o quanto meno intenzionate a celebrare sui lidi il rito civile, dopo quello religioso in chiesa. E soprattutto nei periodi della cosiddetta bassa stagione: da marzo a giugno e da settembre a ottobre». L’amministrazione ha già aderito al portale Wedding to Sardinia, la piattaforma che promuove il territorio isolano a tutto tondo con iniziative pubbliche e private, ma senza un regolamento ad hoc gli imprenditori non possono promuovere le loro attività. «Cinque anni fa, avevamo sollecitato l’ex amministrazione ad attivare le procedure necessarie, nonostante una proposta deliberata però il provvedimento non è mai stato adottato – afferma Maragnani –. La nuova amministrazione ha inserito Arzachena nel progetto Wedding to Sardinia, un buon passo in avanti, che apprezziamo molto. Per poter iniziare a soddisfare le tante richieste di matrimonio sul nostro territorio però è indispensabile avere un vademecum istituzionale». Il segmento del mercato estero che ruota intorno all’attività di Maragnani abbraccia soprattutto la Germania, l’Austria, la Svizzera e il Belgio: «In Germania, ad esempio, gli imprenditori devono presentare entro marzo di ogni anno il piano delle ferie dei dipendenti – spiega –. Ciò consente di poter programmare in largo anticipo il calendario delle loro nozze in Sardegna. E avviare la rete sinergica dei settori coinvolti. Perché il matrimonio è sinonimo di vacanze culturali, eno-gastronomiche, sportive». L’imprenditore di Baja Sardinia si fa portavoce di altri operatori del comparto, compreso quello della ristorazione: «L'idea è quella di far trasferire ad Arzachena, per una settimana o anche più giorni, non solo la coppia di sposi, ma anche gli invitati, aprendo le porte di ville e strutture ricettive. E delle aziende che promuovono servizi. Nella rete coinvolgiamo naturalmente anche le parrocchie per il rito religioso in chiesa, mentre per quello civile le richieste sono perlopiù di spiagge o altri luoghi che saranno individuati dal comune. Altre richieste sono invece legate al rinnovo delle promesse di matrimonio. Un dato importante: le coppie che scelgono la Sardegna, la Gallura in particolare, non hanno mai visitato l’isola. Un attrattore in più sul fronte turistico, anche perché molte negli anni successivi scelgono la Sardegna come meta delle vacanze».

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