La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, grate alle finestre per difendersi da spacciatori e ladri

Dario Budroni
Via IV Novembre
Via IV Novembre

La denuncia degli abitanti della via IV Novembre

08 novembre 2019
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OLBIA. Sono come prigionieri in casa. Fare due passi per strada non è più consigliato. Negli ultimi anni è anche aumentato il numero delle inferriate alle finestre. Insomma, i residenti della via non ne possono più: hanno scritto a chiunque, ma la situazione continua a restare la stessa. Via IV Novembre, nel quartiere di San Simplicio, è uno di quei luoghi dove la gente non sa più cosa voglia dire vivere in tranquillità. La situazione, in tutto il rione, da tempo non è certamente delle migliori, tra risse, spaccio, degrado e prostituzione. Ma è in questa strada che le cose sembrano andare addirittura peggio.

La situazione. Gli abitanti della via hanno presentato numerosi esposti, sia al Comune che alle forze dell'ordine. Perché la situazione è complessa e l'illegalità appare parecchio diffusa. È in particolare di fronte a una piccola attività commerciale che, come denunciano i cittadini, da anni si concentrano fenomeni, casi e atteggiamenti ormai fuori controllo. «Da circa un decennio viviamo una situazione ai limiti dell'illegalità e di massimo degrado» si legge nell'ultimo esposto dei residenti di via IV Novembre. I cittadini spiegano che il tratto di strada è stato trasformato in un sempre più affollato luogo di spaccio. «La situazione non è grave solo per questo motivo - si legge ancora nell'esposto -. Denunciamo anche la presenza costante e continua di uomini ubriachi che spesso si azzuffano tra loro. Urla e schiamazzi, accordi telefonici urlati a voce alta a tutte le ore del giorno e della notte, uomini che urinano e defecano in strada, lungo il marciapiede, sulle automobili e contro i portoni di privati cittadini. E poi persone che girano in bicicletta per la via e che, più volte, hanno tentato di introdursi nella abitazioni alla ricerca di qualunque cosa da rubare».

Via il degrado. I residenti di via IV Novembre lo dicono chiaro e tondo: «Chiediamo che si possa presto risolvere questa situazione, che la via torni alla normalità e che i livelli di decenza, sicurezza e benessere tornino a essere prioritari negli interessi delle istituzioni». I cittadini, che ci tengono a sottolineare che non si tratta di un problema derivante dalla convivenza tra più etnie, ma da un mancato controllo da parte delle istituzioni, hanno più volte tentato la strada del dialogo, senza però ottenere nessun tipo di risultato. Il rischio è che la tensione anche sociale, nella via, possa trasformarsi in una rabbia sempre più diffusa. «Negli ultimi anni, precisamente dopo un tentato omicidio avvenuto nel mese di settembre 2017, la situazione è diventata sempre più difficile - recita l'esposto -. Man mano gli abitanti di via IV Novembre si sono asserragliati nelle loro case, si sono viste crescere le inferriate e ogni volta che un abitante fa osservazione viene anche aggredito».

Voglia di cambiare. Il quartiere che ruota attorno alla basilica di San Simplicio è da tempo stretto nella morsa del degrado e dell'illegalità. Le forze dell'ordine sono più volte intervenute con blitz e operazioni mirate. Ma la strada, evidentemente, è ancora lunga. Poco più di un anno fa è stato così fondato un comitato di quartiere che si impegna per cercare di cambiare volto alla zona, costruendo un dialogo con le istituzioni. Nelle scorse settimane il comitato ha addirittura incontrato il prefetto. Il contesto di via IV Novembre è sicuramente uno dei più difficili. Così come quello dell'ex palazzo delle ferrovie, abbandonato e da anni occupato, e l'ex asilo di via Del Piave, anche questo abbandonato, ma frequentato a tutte le ore del giorno. La speranza è che la nuova stazione ferroviaria, che sarà inaugurata nel 2020, contribuisca a cancellare una volta per tutte il degrado dalla zona.

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