La Nuova Sardegna

Olbia

Torpè, incontro pubblico a sei anni dall’alluvione

di Sergio Secci
Torpè, incontro pubblico a sei anni dall’alluvione

Due comitati spontanei promuovono l’evento in ricordo delle vittime di Cleopatra Si parlerà di tutela del territorio e di valorizzazione delle risorse idriche

13 novembre 2019
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TORPÈ. A sei anni di distanza dagli eventi calamitosi provocati nei centri baroniesi e a Torpè in particolare dal ciclone Cleopatra, sabato nell’aula consiliare, si svolgerà una giornata di studio in cui oltre a ricordare gli eventi del 18 novembre 2013, si parlerà anche di acqua potabile come prerogativa di civiltà. L'evento è promosso dai comitati Abbalucchente e Abbaona recentemente costituito nelle frazioni di Torpè e da quello “Pro Locoli” che opera da anni a Siniscola.

L’evento che avrà l’acqua quale elemento di confronto e dibattito, si svolgerà dalle 9.30 alle 13,30 con l'intento di non dimenticare le vittime e i danni e soprattutto per sollecitare interventi di prevenzione.

Da parte dei comitati promotori si vuole tenere viva l’attenzione e cercare di risvegliare le attese di realizzazione delle opere previste per difendere la vallata del Rio Mannu-Rio Posada e i suoi abitanti dagli eventi calamitosi di quando «l’acqua è nemica», come lo è stato per l’alluvione Cleopatra. Troverà naturalmente spazio anche il tema dell’acqua amica dell’uomo nelle sue più variegate forme, ad iniziare dall’uso irriguo per migliorare l’utilizzo dei suoli ai fini agricoli e di quella da bere come l’ acqua sorgiva della conca di Locoli di Siniscola.

«Per Torpè e le sue frazioni, purtroppo, come per Siniscola, Budoni, Posada e San Teodoro comprese le frazioni e tutta la fascia turistica costiera, inclusi nello schema idraulico numero 8 del nuovo piano regolatore generale degli acquedotti» dicono Franco Dalu, Paolo Carzedda e Rocco Celentano responsabili dei due comitati «l’acqua non è amica intima», visto che da anni si attende la realizzazione del mega potabilizzatore a valle della diga Maccheronis, appaltato nel lontano 2010. I potabilizzatori esistenti – spiegano – in esercizio da oltre 30 anni, non sono assolutamente adeguati per trattare le acque eutrofiche invasate nel lago artificiale.

Il contratto di appalto sottoscritto tra Abbanoa spa e l’impresa appaltatrice Acciona – spiegano – risale al 2011 e a tutt’oggi i lavori del mega potabilizzatore non sono iniziati, con i gravissimi disagi che ne conseguono sia per i 30mila abitanti residenti che per le centinaia di migliaia di turisti che arrivano d’estate». I due comitati promotori vogliono quindi stimolare un dibattito ampio e costruttivo per dare finalmente inizio ai lavori dell’impianto e uscire dalla annosa emergenza idrica scadenzata da numerosissime ordinanze sindacali di non potabilità dell’acqua in distribuzione.

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