il corso
Aumentano i disturbi psichici nei giovani
OLBIA. Negli ultimi anni sono aumentati le richieste ai servizi di neuropsichiatria. Circa l’8 per cento di queste richieste arriva da popolazione giovanile. I disturbi neuro-psichici dell’infanzia e...
15 novembre 2019
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OLBIA. Negli ultimi anni sono aumentati le richieste ai servizi di neuropsichiatria. Circa l’8 per cento di queste richieste arriva da popolazione giovanile. I disturbi neuro-psichici dell’infanzia e dell’adolescenza sono fenomeni sempre più frequenti, a volte diventano cronici e comunque richiedono interventi diagnostico-terapeutici multidisciplinari tempestivi e appropriati. Di questi temi si parlerà nel corso di formazione in programma oggi e domani nell’aula magna dell’ospedale “Giovanni Paolo II”.
Il corso, dal titolo “Identificazione precoce dei soggetti a rischio di disagio mentale e presa in carico sistemica, formazione formatori, percorso di rete”, è rivolto agli operatori del Dipartimento di salute mentale dell’Area nord della Ats Sardegna. I lavori inizieranno alle 8.30.
«Si nota un rapido cambiamento della tipologia degli utenti, della famiglia e dei loro bisogni - spiega Giovanna Maria Solinas, responsabile del Servizio di neuropsichiatria infantile e responsabile scientifico del corso -, pertanto risulta fondamentale il coinvolgimento attivo del nucleo familiare, ma anche delle istituzioni, come la scuola, dei pediatri e dei medici di medicina generale».
Il corso, dal titolo “Identificazione precoce dei soggetti a rischio di disagio mentale e presa in carico sistemica, formazione formatori, percorso di rete”, è rivolto agli operatori del Dipartimento di salute mentale dell’Area nord della Ats Sardegna. I lavori inizieranno alle 8.30.
«Si nota un rapido cambiamento della tipologia degli utenti, della famiglia e dei loro bisogni - spiega Giovanna Maria Solinas, responsabile del Servizio di neuropsichiatria infantile e responsabile scientifico del corso -, pertanto risulta fondamentale il coinvolgimento attivo del nucleo familiare, ma anche delle istituzioni, come la scuola, dei pediatri e dei medici di medicina generale».
