La Nuova Sardegna

Olbia

Altre tre persone intossicate dai funghi

Altre tre persone intossicate dai funghi

Un 29enne di Olbia e padre e figlia di Telti sono finiti al pronto soccorso: ora stanno bene

21 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Dopo l’episodio della donna di Calangianus intossicata da un piatto di funghi che le erano stati regalati, nel fine settimana sono stati registrati altri tre casi di persone finite in ospedale in seguito al consumo di funghi non commestibili. Tutti e tre, due uomini e una donna, stanno bene e in seguito ad un periodo di osservazione in ospedale sono rientrati a casa. «Domenica al pronto soccorso dell’ospedale di Olbia è finito un 29enne che accusava sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale, come vomito irrefrenabile e dolori addominali violenti. Aveva consumato una “Ramaria”, anche conosciuto come “cavolfiore”, che se cotto in maniera insufficiente o se molto maturo da un punto di vista evolutivo, può creare problemi all’apparato intestinale.

Il giorno dopo al pronto soccorso si sono presentati padre e figlia (di 66 e 29 anni) di Telti. Avevano consumato l’Omphalotus olearius, il così detto “fungo dell’olivo”, un fungo velenoso, scambiato per il commestibile “Gallinaccio” .

Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Olbia è stato seguito il protocollo da intossicazione alimentare: i sanitari, con la consulenza dei micologi dell’Assl, hanno trattato i pazienti, rimasti in osservazione in ospedale per alcune ore.

«Per evitare simili situazioni - consigliano dall’Ats Assl - è opportuno rivolgersi sempre al micologo: un esperto in grado di classificare e fare una cernita esatta dei funghi e messo a disposizione della popolazione gratuitamente».

L’ispettorato micologico garantisce attività di prevenzione, controllo e certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati all'autoconsumo dei cittadini.

L’attività dell’ispettorato micologico è garantita nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13. A Olbia negli ambulatori della guardia turistica del “San Giovanni di Dio”, in viale Aldo Moro. Per informazioni si possono chiamare i numeri 0789/552153 - 262. A Tempio Pausania nel palazzo Ex Inam, in via Demartis. Per informazioni telefonare al 079/678333.



In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative