La Nuova Sardegna

Olbia

I calciatori al Mater cura ricostituente nell’ospedale gioiello

di Paolo Ardovino
I calciatori al Mater cura ricostituente nell’ospedale gioiello

I dirigenti: a novembre 5500 prestazioni ambulatoriali «Ora nuovi posti letto e investiamo sulla radioterapia»

13 dicembre 2019
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OLBIA. Un tour tra i corridoi labirintici e i reparti, all’avanguardia: il Mater Olbia si mostra e lo fa attraverso l’incontro con una delegazione dell’Olbia calcio. Alle porte una sinergia con la società sportiva della città, ma è anche l’occasione per snocciolare qualche numero sulla struttura figlia di Qatar Foundation e Fondazione Gemelli. Solo il mese di novembre ha fatto registrare 5.500 prestazioni ambulatoriali – appena l’11% ha coinvolto pazienti privati – e le richieste maggiori sono per diagnostica, ortopedia, cardiologia e chirurgia vascolare. Il 2020 si aprirà con nuovi posti letto già a gennaio e un investimento da circa 20 milioni dedicato alla radioterapia.

Macchinari e suite. Toccherà al primario di Radiologia Pierluigi Rinaldi la parte di cicerone per presidente, staff e giocatori dell’Olbia in vista al Mater. Il pezzo forte sarà l’angiografo biplano, nuovo e ancora mai usato. «Entrerà in funzione a gennaio». Un apparecchio, come dirà entusiasta il primario, «Ultra performante. Siamo in pochissimi in Europa ad averlo». Si parla di chirurgia interventistica «utile per riuscire ad evitare di ricorrere alle operazioni», utile tanto per gli atleti quanto per tutti gli altri pazienti. Il quarto e ultimo piano dell’ospedale è quello delle suite, ancora non in uso. L’odore di vernice fresca è forte, gli spazi ancora scarni, ma a partire dalla suite standard la parola chiave è «comodità». Una zona dedicata a un pubblico di fascia economicamente alta, dotato anche di suite comunicanti in modo da ospitare familiari e accompagnatori del paziente. Fino allla super suite con terrazza con belvedere. Il panorama riassume le bellezze del golfo, dal faro dell’isola bocca a Tavolara.

Il percorso. «L’incontro è un primo passo tra due realtà fondamentali per il territorio, non a caso entrambe portano la città di Olbia nel nome societario» dirà il direttore operativo del Mater, Marco Salvagno. Sarà poi il direttore generale Alessandra Falsetti a fare il punto: «A luglio siamo partiti con 65 posti letto attivi a cui se ne sono aggiunti altri 15. Stiamo andando verso la seconda fase di incremento, perciò un’altra tranche è prevista a gennaio con i primi posti letto stroke unit», più di 5mila le prestazioni ambulatoriali a novembre, 300 i ricoveri medi al mese e 60 i pazienti ricoverati al giorno. «Entro giugno sarà possibile avviare dei percorsi di radioterapia, sarà un investimento tra i 15 e i 20 milioni di euro». I dipendenti oggi sono 180 divisi tra personale medico, composto per lo più da dottori arrivati dal Gemelli, e personale infermieristico completamente del territorio.

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