La Nuova Sardegna

Olbia

Discarica abusiva di inerti 3 denunce a Costa Paradiso

Discarica abusiva di inerti 3 denunce a Costa Paradiso

Trinità D’Agultu, operazione dei carabinieri del Noe in un villaggio turistico I rifiuti speciali erano stati anche accumulati in un bosco di ginepri nani

04 gennaio 2020
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TRINITÀ D’AGULTU. Quando i carabinieri del Noe di Sassari sono entrati all’interno di un villaggio turistico, in località Costa Paradiso, per un controllo, si sono ritrovati davanti agli occhi una enorme discarica di inerti: pezzi di cemento e mattoni, mattonelle e tubi provenienti dalla demolizione di una piscina e da altri fabbricati in cemento. Una montagna di rifiuti speciali non pericolosi accatastati vistosamente in una parte del villaggio. Sono scattate così le denunce alla Procura di Tempio nei confronti di tre persone: il proprietario di un’abitazione situata all’interno del villaggio, un impresario edile e il direttore dei lavori.

L’operazione dei Noe rientra nell’ambito dell’attività di monitoraggio e verifica sulla gestione e smaltimento dei rifiuti, portata avanti quotidianamente sul territorio. L’attenzione dei militari si è soffermata sul villaggio turistico di Costa Paradiso, nel comune di Trinità D’Agultu e Vignola, adiacente alla fascia costiera. A finire nei guai, tre persone, denunciate, appunto all’autorità giudiziaria, per avere in concorso tra loro realizzato, senza alcuna autorizzazione, una vasta discarica di rifiuti speciali non pericolosi – inerti provenienti dalla demolizione di una piscina e da altri fabbricati in cemento, che risultavano costruiti in totale difformità dal progetto approvato.

La contestazione non riguarda però solo l’attivazione della discarica abusiva di inerti. L’attività d’indagine ha infatti consentito di appurare che la discarica abusiva sorgeva su un versante di terreno potenzialmente franoso, già dichiarato pericoloso, perché gravato da uno specifico vincolo di piano di assetto idrogeologico.

L’eccessivo e disordinato accumulo dei rifiuti danneggiava inoltre un bosco di ginepri nani, sottoposto a particolare vincolo paesaggistico. Da qui, le altre contestazioni. Nello specifico, le tre persone denunciate alla Procura di Tempio sono ritenute responsabili di attivazione e gestione abusiva di una discarica di rifiuti, dell’esecuzione di lavori senza autorizzazione su beni paesaggistici in zona sottoposta a vincolo ambientale e di deturpamento e alterazione di bellezze naturali. (t.s.)



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