La Nuova Sardegna

Olbia

Lastre di eternit nascoste sotto una duna in spiaggia

Lastre di eternit nascoste sotto una duna in spiaggia

Frequentatori di Marina Maria hanno presentato denuncia alla polizia locale Il deposito abusivo è stato portato alla luce dal forte vento delle ultime settimane

05 gennaio 2020
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OLBIA. Dalla duna d’argento della spiaggia di Marina Maria affiora una discarica di eternit. Le lastre abbandonate sbucano dalla sabbia in più punti di una delle montagne di sabbia che guarda il mare amato dai surfisti. Basta spostare i granelli dalla superficie per vedere per quanto si estende il deposito non autorizzato.

Alcuni frequentatori della zona si sono accorti della presenza delle lastre sotto la duna e si sono preoccupati. Tutti conoscono la potenziale pericolosità dei materiali di amianto, in particolare quando i materiali si sbriciolano rilasciando le fibre nell’aria. Per questo motivo hanno segnalato la discarica e presentato denuncia alla Polizia locale. Al momento i vigili non sono ancora intervenuti. Sarà necessario un sopralluogo per capire bene di che tipo di discarica si tratta, le condizioni in cui si trovano le lastre di eternit e avviare la bonifica della zona. Al primo sguardo è evidente che alcune lastre si stiano sbriciolando. Un problema ambientale che di certo non può essere sottovalutato solo perché al momento le spiagge non sono frequentate da turisti. Sono comunque tante le persone che passeggiano e corrono sulla sabbia, molte le famiglie con bambini in particolare nei fine settimana.

Non è difficile intuire come quei rifiuti potenzialmente pericolosi siano finiti sotto la duna di Marina Maria. Una mano incivile li ha seppelliti chissà quanto tempo fa, complice il buio e la mancanza di sorveglianza della zona. Ma il forte vento delle ultime settimane ha contribuito a portare via lo strato superficiale di sabbia facendo venire alla luce il deposito non autorizzato. Le lastre sono incastrate nella sabbia. Sopra sono cresciuti dei cespugli e questo testimonia che sono lì da tempo. Dalle lastre di eternit, uno sguardo più ampio su tutta la spiaggia di Marina Maria è d’obbligo. Ci sono i paletti di legno che delimitano le dune, ecosistemi delicati e da proteggere. Ma senza un cartello o senza un banale cordoncino tra un palo e l’altro gli incivili o gli ignoranti sono portati a passeggiarci sopra. E non solo. Sulla sabbia delle dune ci sono blocchetti in cemento abbandonati. Molto probabilmente sono stati utilizzati la scorsa estate. Una ulteriore conferma che le dune siano state violate senza che nessuno intervenisse. La bonifica del materiale di eternit dovrebbe diventare una occasione per il Comune di prendersi cura di Marina Maria. (se.lu.)

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