Quasi 200mila euro all’Unione Riviera di Gallura
Per la prima volta l’ente con Loiri, San Teodoro, Budoni, Golfo Aranci accede al Fondo unico regionale
06 gennaio 2020
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LOIRI PORTO SAN PAOLO. L’”Unione Riviera di Gallura” ottiene un risultato storico. Sotto la presidenza pro-tempore del sindaco di Loiri, Francesco Lai, per la prima volta accede al Fondo unico regionale e porta a casa 195mila euro. Risorse preziose, che verranno utilizzate per potenziare i servizi in forma associata già avviati dai quattro comuni membri: Loiri Porto San Paolo, San Teodoro, Budoni e Golfo Aranci.
Riuscire a pescare nel Fondo unico regionale è un risultato importante che premia un lavoro lungo due anni. Il Fondo è il tesoretto che la Regione mette a disposizione delle autonomie locali per il loro funzionamento. Vi accedono province, comuni e Unioni. Ma serve rispettare alcuni parametri e raggiungere dei punteggi alti per conquistare un posto in graduatoria e di conseguenze ottenere i soldi. Uno dei requisiti è dotare l’Unione di servizi condivisi. Dal 2017 la “Riviera di Gallura” ha messo sul tavolo della condivisione il Suape, lo sportello attività produttive, assicurando un risparmio agli enti locali e la professionalizzazione delle risorse umane utilizzate; la formazione del personale; l’Organismo indipendente di valutazione. Tasselli fondamentali che hanno consentito all’Unione di ottenere 195mila euro. Fino a oggi l’ente aveva funzionato con un bilancio di 40mila euro, tutti soldi trasferite dai comuni partner. «Sono molto soddisfatto – commenta il presidente pro-tempore Francesco Lai –. Non la conclusione, ma l’inizio di un percorso voluto fortemente da tutti i sindaci per trasferire funzioni all’Unione, ottenendo risorse per consentirle l’autosostentamento e garantendo un risparmio per le casse comunali»
Riuscire a pescare nel Fondo unico regionale è un risultato importante che premia un lavoro lungo due anni. Il Fondo è il tesoretto che la Regione mette a disposizione delle autonomie locali per il loro funzionamento. Vi accedono province, comuni e Unioni. Ma serve rispettare alcuni parametri e raggiungere dei punteggi alti per conquistare un posto in graduatoria e di conseguenze ottenere i soldi. Uno dei requisiti è dotare l’Unione di servizi condivisi. Dal 2017 la “Riviera di Gallura” ha messo sul tavolo della condivisione il Suape, lo sportello attività produttive, assicurando un risparmio agli enti locali e la professionalizzazione delle risorse umane utilizzate; la formazione del personale; l’Organismo indipendente di valutazione. Tasselli fondamentali che hanno consentito all’Unione di ottenere 195mila euro. Fino a oggi l’ente aveva funzionato con un bilancio di 40mila euro, tutti soldi trasferite dai comuni partner. «Sono molto soddisfatto – commenta il presidente pro-tempore Francesco Lai –. Non la conclusione, ma l’inizio di un percorso voluto fortemente da tutti i sindaci per trasferire funzioni all’Unione, ottenendo risorse per consentirle l’autosostentamento e garantendo un risparmio per le casse comunali»