La Nuova Sardegna

Olbia

OLIENA 

Oggi le Invasioni barbariche con le maschere della tradizione

di Nino Muggianu

OLIENA. Ritorna Invasioni barbariche, giunta alla sua terza edizione è la manifestazione che segna la prima uscita dell’anno di alcune delle maschere della tradizione sarda. Dopo il successo degli...

18 gennaio 2020
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OLIENA. Ritorna Invasioni barbariche, giunta alla sua terza edizione è la manifestazione che segna la prima uscita dell’anno di alcune delle maschere della tradizione sarda. Dopo il successo degli anni scorsi, anche quest’anno viene riproposta il sabato successivo alla festa di Sant’Antonio, che dà inizio alle manifestazioni del carnevale. Il corteo delle maschere sfilerà oggi, per le vie del centro con partenza alle 16 da via Martin Luther King. Sono previste nel percorso 5 tappe nelle quali i gruppi partecipanti potranno esibirsi nelle loro danze o riti. Ad accompagnarci questo anno saranno i gruppi di Ottana con Boes e Merdules, Fonni con Urthos e Buttudos, Gavoi con Sos Tumbarinos, che animano le manifestazioni carnevalesche, Orani con Su Bundu. Inoltre ospiti per la prima volta saranno Bosa con S’attitidu Osincu, Samugheo con Sos Mamutzones e Siniscola con Sos Tintinnatos. La sfilata si concluderà in piazza Berlinguer dove Giuliano Marongiu presenterà i gruppi delle maschere partecipanti, le loro origini e le loro danze. Come ogni anno, l'iniziativa viene curata dall’Associazione culturale per i festeggiamenti in onore di San Lussorio che quest’anno è rappresentata dai ragazzi e le ragazze della leva 1990. «La manifestazione – dicono gli organizzatori della Leva 90 – negli anni scorsi ha avuto un successo inaspettato per gli olianesi vista anche l’assenza di una maschera tradizionale nel paese. Ma ciò non impedisce al paese di riconoscere il valore e la ricchezza culturale delle tradizioni della Sardegna. Inoltre essa rappresenta un momento di convivialità per l’intero paese e i numerosi turisti che gli anni scorsi hanno partecipato, significa immergersi in una cultura antica alla scoperta di suoni e di armonie sconosciute che ormai si vanno a dimenticare».

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