La Nuova Sardegna

Olbia

Un Picc team all’ospedale per pazienti acuti e cronici

Un Picc team all’ospedale per pazienti acuti e cronici

Il progetto per le terapie con cateteri riguarda sia i ricoverati che i malati a casa Al lavoro medici e infermieri dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione

19 gennaio 2020
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OLBIA. Sarà un team multi professionale a prendersi carico dei pazienti acuti e cronici che necessitano di accessi venosi, come i cateteri periferici o centrali con accesso periferico (Picc e Midline): il progetto, partito in via sperimentale già due anni fa, ora viene istituito ufficialmente dall’Ats-Assl di Olbia attraverso il Servizio delle Professioni Sanitarie. «Il “Picc Center-Accessi venosi”, coinvolge medici e infermieri della unità operativa di Anestesia e punta a formare e uniformare i comportamenti di gestione degli accessi venosi, estendendoli alle altre unità operative e ai servizi territoriali - spiega il direttore della Assl di Olbia, Paolo Tauro -. «Oltre a migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini e a ottimizzare le risorse impegnate (la presenza di un accesso venoso consente di ridurre il numero di venipunture), si garantisce continuità assistenziale in ospedale, a domicilio e in altre strutture sanitarie», aggiungono dal Servizio delle Professioni Sanitarie della Assl di Olbia.

L’accesso venoso attraverso l’utilizzo di cateteri periferici o centrali (Picc e Midline), consente la somministrazione di farmaci in una vena di grosso calibro: si riduce perciò il rischio di danni tessutali alle vene periferiche e diminuisce anche il pericolo di infezioni con una minima “manutenzione”. Non solo: si consente una libertà di movimento andando a migliorare la qualità di vita del paziente.

Il servizio, già attivo dall’inizio del nuovo anno, è dedicato a tutti i pazienti ricoverati o in dimissione dagli ospedali dell’Ats, a quelli in carico alle strutture territoriali e ai pazienti esterni: in questo caso, per prenotarsi, si può telefonare allo 0789-552543/984, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 (servono due impegnative del proprio medico: una con la richiesta di impianto e una per il controllo Rx dell’impianto).

Intanto proprio il reparto di Rianimazione del Giovanni Paolo II, ha appena salutato il suo primario Franco Pala, andato in pensione lo scorso 1° gennaio. Uno specialista di grande professionalità e competenza, apprezzato e stimato dai colleghi, che ha formato tutti i giovani anestesisti e rianimatori. Pala è arrivato alla Asl di Olbia nel 1998 e dal 2001, oltre a dirigere l’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, è stato responsabile delle sale operatorie di Olbia. Il suo primo impiego nel 1981, al Gemelli di Roma, poi nel 1987 è stato nominato ricercatore universitario presso l'istituto di anestesia e rianimazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. E’ stato anche assistente medico all’ospedale regionale in Valle D'Aosta e ha partecipato a diversi stage a Parigi per l'apprendimento delle tecniche di analgesia in ostetricia. (s.p.)



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