La Nuova Sardegna

Olbia

Golfo Aranci, cantina e depositi trasformati in una super villa

Golfo Aranci, cantina e depositi trasformati in una super villa

Abuso scoperto a Punta Pedrosa dal Corpo forestale. La Procura fa scattare i sigilli

04 febbraio 2020
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GOLFO ARANCI. Il territorio della Gallura è spesso minacciato dall’invasione del cemento: le aree a ridosso del mare, con vista su uno dei tanti panorami mozzafiato della costa a nord est della Sardegna, sono ambite e c’è chi è disposto a rischiare una denuncia penale per conquistarsi una finestra sul paradiso. Deve aver pensato di poterla fare franca, magari con una sorta di gioco delle tre carte in cui ballavano sul tavolo autorizzazioni, concessioni e variazioni di destinazioni d’uso il proprietario di una bella villa affacciata sul mare di Punta Pedrosa, a Golfo Aranci.

Questa persona, un cittadino straniero di cui non viene rivelata né l’identità, né la nazionalità, aveva trasformato cantine e ricoveri per attrezzi in una villa di lusso a 50 metri dal mare, realizzando persino una vasca idromassaggio all’esterno.

Ma l’abuso è stato scoperto dalla Procura della Repubblica di Tempio e dagli agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della stazione di Olbia. Il procuratore della Repubblica, Gregorio Capasso ha disposto il sequestro delle parti abusive dell’immobile.

In pratica, quella che doveva essere una struttura di servizio, è stata trasformata in una villa di lusso. La struttura finita nel mirino della magistratura tempiese, sorge a Punta Pedrosa, nel territorio del Comune di Golfo Aranci. Dalle finestre al mare ci sono poche decine di metri: una condizione ormai irripetibile per nuove costruzioni (sempre che non cambi la legge in materia di distanze delle costruzioni dal mare). Insomma, una villa realizzata e rifinita ampiamente all’interno della fascia di massimo rispetto.

Le opere sarebbero state eseguite in variazione dal titolo edilizio ottenuto, attraverso vari cambi di destinazione d’uso. È stato sforato l’indice volumetrico consentito sia dal punto di vista edilizio che paesaggistico.

Gli agenti della Forestale hanno messo sotto sequestro anche le strade interne all’insediamento, perché sono state realizzate attraverso importanti lavori che hanno comportato lo sbancamento delle rocce. La villa era stata costruita con materiali di pregio ed era dotata di tutti gli impianti tecnologici.

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