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Musica troppo alta, bar chiuso Il gestore: «Siamo a norma»

Musica troppo alta, bar chiuso Il gestore: «Siamo a norma»

LA MADDALENA. Musica ad altissimo volume superiore al limite consentito dalla legge. Per questo motivo, dopo le verifiche in loco di polizia locale e carabinieri, il Comune con un’ordinanza...

14 febbraio 2020
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LA MADDALENA. Musica ad altissimo volume superiore al limite consentito dalla legge. Per questo motivo, dopo le verifiche in loco di polizia locale e carabinieri, il Comune con un’ordinanza dirigenziale ha sospeso in modo temporaneo l’attività del bar Cafè Plaza, in piazza Umberto I. Potrà riaprire il 16 febbraio. Provvedimento impugnato dall’avvocato del gestore, Roberto Sirena. I controlli al bar del centro storico erano scattati dopo i numerosi esposti dei residenti che lamentavano «l’eccessivo disturbo durante le ore di intrattenimento, causato dal volume alto della musica e dal vociare degli avventori del locale». Tra le motivazioni della chiusura indicate nell’ordinanza firmata dal dirigente Marco Dessole, «il superamento del volume della musica rispetto ai limiti stabiliti dalla legge». «Siamo costretti a chiudere per tre giorni l’unica nostra fonte di sostentamento, pur essendo in regola con l’impianto sonoro visto che lo abbiamo fatto tarare da mesi, con tanto di certificazione – dice Stefania Lattarulo, la titolare della società che gestisce il bar –. In questo momento di forte crisi, la chiusura è devastante». Per difendere la sua posizione l’azienda è ricorsa alle vie legali. «Il bar ha ricevuto la notifica di chiusura temporanea l’11 febbraio – dichiara l’avvocato Sirena –, abbiamo avuto solo il tempo di depositare in tribunale le memorie per chiedere l’annullamento dell’ordinanza. O quanto meno di sospendere il provvedimento fino al pronunciamento dei giudici. Avere la certezza di aver commesso una violazione credo sia un atto dovuto. Perché né gli agenti della polizia locale, né i carabinieri, ci risulta abbiano mai eseguito rilevazioni di inquinamento acustico con strumenti idonei, come previsto dalla norma. La società, come richiesto con una precedente ordinanza sindacale, ha dotato l’impianto della taratura prescritta. A oggi non è certo che i miei assistiti abbiamo adottato un comportamento contrastante con le norme». (w.b.)

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