La Nuova Sardegna

Olbia

Smascherati gli alunni-teppisti di Olbia

Stefania Puorro
Smascherati gli alunni-teppisti di Olbia

Lanci di banchi e sedie: individuata la classe al Deffenu. Due indagini: una della polizia, l’altra interna

15 febbraio 2020
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OLBIA. Esplode il caso dei gravi atti di vandalismo in un’aula dell’istituto tecnico Deffenu. Nelle prossime ore scatteranno le prime dure punizioni e, probabilmente, anche le denunce. C’è un’indagine della polizia, che ora ha in mano i filmati del lancio di banchi, di sedie e di registri da parte di alcuni alunni davanti ad alcuni compagni divertiti e ad altri senza colpe. Ma c’è anche l’indagine interna della scuola che già nella giornata di oggi dovrebbe assumere pesanti decisioni. È stata individuata la classe e sono stati scoperti anche i principali responsabili: coloro che nel video, nel quale i volti appaiono oscurati, si trasformano in alunni-teppisti per qualche minuto. Una serie di sequenze, inizialmente tenute nascoste, ma che sono state poi diffuse ieri anche sui social. Per questo motivo alcune famiglie, trattandosi di ragazzi minorenni, potrebbero decidere di presentare una loro denuncia.

La scuola. La dirigente scolastica del tecnico Deffenu, Salvatorica Scuderi, aveva da subito annunciato di voler seguire una linea durissima. «Nessuno la passerà liscia. Ci sono principali responsabili, ma c’è anche chi avrebbe dovuto parlare e non l’ha fatto. Non si può assistere ad atti di vandalismo passivamente». Ieri, i due alunni che hanno scaraventato banchi e sedie da una parte all’altra dell’aula, sono già stati chiamati in presidenza. «Ma per la giornata di oggi – aggiunge la dirigente – sono stati convocati ufficialmente davanti al consiglio d’istituto. E si deciderà come intervenire nei loro confronti». Non è escluso che per i due alunni-teppisti l’anno scolastico possa finire con la loro immediata espulsione dalla scuola. Si sono svolti anche una serie di incontri con alcuni genitori e ne seguiranno altri ancora. «Andremo a fondo in questa vicenda – prosegue la Scuderi – e ogni caso verrà affrontato singolarmente». I fatti sono avvenuti in un momento in cui nella classe non c’erano professori, ma non era presente neppure chi, forse, avrebbe dovuto vigilare. «La porta era chiusa, questo è stato accertato. Ma di fronte a chi compie un gesto violento e pericoloso, non si può rimanere in silenzio. Quindi cercheremo anche di capire perché nessuno lo abbia segnalato».

La polizia. Ieri mattina gli uomini del commissariato di Olbia, coordinati dal dirigente Fabio Scanu, hanno recuperato i filmati sugli atti di teppismo. Anche loro hanno un quadro già abbastanza chiaro, e potrebbero far partire le denunce, visto che gli atti di vandalismo sono penalmente perseguibili.

Il Comune. Sabrina Serra, assessora della Pubblica Istruzione, da tempo collabora con i dirigenti scolastici e con le forze dell’ordine per cercare di mettere un freno allo spaccio di droga, al bullismo e agli atti di vandalismo tra i banchi. E ora è più che convinta che l’impegno in sinergia «che deve includere anche le famiglie» debba continuare con forza e determinazione. «Ho visto il video – dice l’assessora – e condanno duramente il gesto compiuto. Non solo perché si sarebbe potuto far male qualcuno, anche in modo grave, ma anche perché non c’è alcun rispetto del bene comune. Siamo stanchi di intervenire nelle classi, nei corridoi e nei bagni per riparare i danni causati dagli alunni: questo lo dico sia per quanto riguarda le scuole di nostra competenza, ma anche per quelle che dipendono dalla Provincia. E anche qui bisogna prendere una decisione in sinergia. Ovvero: nel momento in cui viene individuato l’autore di un danno all’interno della scuola, sarà lui a doverlo pagare».

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