La Nuova Sardegna

Olbia

Moto contro auto: muore trentottenne

di Stefania Puorro
Moto contro auto: muore trentottenne

Lo schianto in fase di sorpasso. La vittima era il passeggero di una Bmw, illeso il conducente. Due indagati per omicidio

25 febbraio 2020
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OLBIA. Una tragedia in pochi metri. Una Smart For Four guidata da un quarantunenne comincia a svoltare a sinistra e una moto di grossa cilindrata la prende in pieno in fase di sorpasso, nella parte alta di viale Aldo Moro. L’urto è spaventoso. La Bmw 1200 Gs si ribalta, trascinando su un marciapiede poco distante i due centauri in sella. Il passeggero muore quasi sul colpo. Si chiamava Andrea Bellu, aveva 38 anni, era di Olbia. Praticamente illeso il conducente della moto, ricoverato sotto choc all’ospedale. Si tratta di Maurizio Marrone, 52 anni, anche lui di Olbia.

Omicidio stradale. La polizia locale (questa la procedura d’ufficio) ha già aperto un’inchiesta per omicidio stradale. Indagati sia l’uomo al volante della macchina, Marco Bratoli, che il motociclista. Entrambi sono stati sottoposti ai test su alcol e droga e sono risultati negativi.

La tragedia. Sono da poco passate le 17. Viale Aldo Moro a quell’ora è molto trafficata. All’altezza del Dettori Market e proprio di fronte al ristorante La Palma, avviene quella che in pochi istanti si sarebbe trasformata in una tragedia. L’olbiese alla guida della Smart rallenta per girare regolarmente alla sua sinistra ed entrare nel piazzale delle case popolari. Alle sue spalle, pare a una velocità abbastanza sostenuta, una moto tenta di superarla. Inevitabile l’impatto. Quel bolide su due ruote si ribalta sull’asfalto, striscia e ferma la sua breve e terrificante corsa pochi metri più avanti, sul marciapiede, davanti a un muretto. Andrea Bellu, che viaggiava dietro, perde il casco durante la caduta e sbatte con violenza la testa per terra. Quando arrivano i soccorritori il battito del suo cuore è lentissimo. Poi si ferma. Per sempre. Su quel marciapiede, c’è anche il conducente della moto, ferito leggermente. Viene comunque soccorso dal 118 e subito trasferito al pronto soccorso dell’ospedale.

Itestimoni. I testimoni sono diversi. Ci sono automobilisti, passanti, abitanti della zona. C’è chi ha visto poco, chi ha solo sentito il rumore dello schianto, mentre qualcuno ha assistito all’impatto. Ma c’è soprattutto l’uomo alla guida della macchina, completamente scioccato. Gli agenti della polizia locale lo hanno già sentito. Hanno raccolto elementi, particolari. E inseriranno tutto nel dossier dell’inchiesta.

I soccorritori. I primi a intervenire sono stati gli agenti della polizia locale e i volontari di un’ambulanza del 118 che passava di lì per caso. Appena sono scesi, si sono purtroppo subito resi conto che per Andrea Bellu non c’era nulla da fare. Sono stati loro (ma anche altri hanno chiesto aiuto) a chiamare la centrale operativa per far arrivare una medicalizzata che si occupasse del motociclista ferito. Poi sono arrivati i vigili del fuoco (la squadra 7A) per collaborare con i sanitari e mettere in sicurezza la zona e i carabinieri del nucleo radiomobile: loro si sono occupati del traffico, che ha subito forti rallentamenti per almeno due ore.

Chi era. Andrea Bellu era molto conosciuto in città. Figlio di un dipendente comunale altrettanto noto, non aveva un’occupazione stabile e nella sua vita non era mancata qualche difficoltà. Ma era una persona solare, allegra, generosa. Non si sa bene, invece, quale rapporto ci fosse con Maurizio Marrone. Non si sa se fossero amici o semplici conoscenti. Sembra però che proprio a lui, ieri pomeriggio, avesse chiesto un passaggio in moto.

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