La Nuova Sardegna

Olbia

Anne Frank e la Shoah, una storia da ricordare

Anne Frank e la Shoah, una storia da ricordare

Oggi l’inaugurazione della mostra dell’Acit al museo archeologico con l’ambasciatore dei Paesi Bassi

26 febbraio 2020
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OLBIA. Questa mattina, alle 11 nella hall al piano terra del museo archeologico verrà inaugurata ufficialmente la mostra “Anne Frank, una storia attuale”, a cura dell’Acit Olbia, unica mostra ufficiale rilasciata dalla Fondazione casa Anna Frank di Amsterdam. All’inaugurazione interverrà, oltre il sindaco Settimo Nizzi e l’assessore alla Cultura Sabrina Serra, il rappresentante dell’ambasciata dei Paesi Bassi, Aart Heering per la seconda volta a Olbia, dopo aver inaugurato nel 2018 la mostra su Etty Hillesum. E interverrà anche il segretario generale di Cisl Gallura Mirko Idili che parlerà a nome di Cisl Scuola e Pensionati che insieme hanno voluto sostenere la mostra. Saranno presenti anche i dirigenti scolastici di alcune scuole di Olbia

Dopo gli interventi, il presidente dell’Acit, Cristina Ricci, omaggerà l’ambasciata olandese con una poesia di Vittorio Sereni tradotta in lingua sarda dal poeta di Berchidda Antonio Rossi e recitata da Tino Scugugia Dopo la visita in anteprima della mostra, l’aperitivo offerto dalla Cantina del Giogantinu di Berchidda.

La mostra documentaria è parte di un progetto articolato, iniziato la giornata della memoria con la proiezione del docufilm “Vite parallele” e culminante nella giornata della donna con un recital dedicato alla giovane autrice del diario, scritto tra il luglio del 1942 e l’agosto del 1944, nell’alloggio segreto di Prinsengracht 263 ad Amsterdam, dove Anne e la sua famiglia si erano rifugiati per sfuggire alle persecuzioni dei nazisti. Infatti dopo il 1940 anche i Paesi Bassi, dove molti Ebrei si erano rifugiati dopo l’ascesa al poter di Hitler e la perdita della cittadinanza tedesca, vennero occupati.

Il progetto nel suo insieme coinvolge gli studenti delle scuole di Olbia (istituto turistico, liceo scientifico e artistico) i quali, dopo aver assistito alla proiezione del film, hanno partecipato a un progetto di formazione e faranno da guida a tutti coloro che andranno a visitare la mostra. Altre studentesse sono coinvolte nella preparazione del recital Poesiadonna che si terrà l’8 marzo.



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