La Nuova Sardegna

Olbia

Incendio doloso all’ex RamoSer

Incendio doloso all’ex RamoSer

Ignoti hanno dato fuoco al pellet sistemato all’esterno del deposito di legname. Indagano i carabinieri

02 marzo 2020
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OLBIA. I vigili del fuoco hanno impiegato oltre tre ore per spegnere l’ incendio scoppiato nell’ex rivendita di legname RamoSer, nella zona industriale. Un rogo doloso. Lo confermano i carabinieri, intervenuti sul posto alle prime ore del mattino e che portano avanti le indagini.

I militari guidati dal colonnello Davide Crapa, dovranno cercare di risalire agli autori del gesto intimidatorio e al destinatario. Un compito non facile dal momento che il proprietario del capannone risulta essere diverso dal proprietario del pellet andato a fuoco. Un prezioso aiuto per le indagini potrebbe arrivare dalle telecamere che si trovano nella zona industriale e intorno all’area del capannone. La speranza è che gli occhio bionici puntati sull’ex RamoSer fossero funzionanti al momento dell’incendio e che abbiano registrato i momenti in cui i responsabili dell’attentato, approfittando del buio, si sono introdotti nel deposito e hanno appiccato il rogo.

Il comando dei vigili del fuoco di zona Basa ha ricevuto la richiesta di intervento dalla sala operativa di Sassari poco dopo la mezzanotte e mezzo. La prima squadra a intervenire è stata la 7A. In pochi minuti i vigili hanno raggiunto la zona industriale. All’esterno dell’ex deposito di legname RamoSer, sotto una tettoria in legno di circa mille metri quadri, era scoppiato un grosso incendio. A prendere fuoco diversi quintali di pellet, che erano stati sistemati sulla pedana esterna del deposito, pronti per essere distribuiti per la vendita.

Considerata la quantità del materiale infiammabile all’interno del capannone e valutato anche l’elevato pericolo che l’incendio potesse estendersi rapidamente alle attività vicine, sul posto sono state mandate altre due botti in supporto alla squadra 7a. Un intervento massiccio di mezzi e uomini che ha consentito di ridurre i danni e mettere in sicurezza i capannoni dirimpettai. Un lavoro intenso di spegnimento andato avanti per oltre tre ore che si è concluso con la bonifica dell’area oggetto dell’incendio.

L’ipotesi della matrice dolosa del rogo rilevata dai vigili è stata confermata anche dai carabinieri. I militari fanno sapere che al momento non è però possibile stabilire chi fosse il destinatario dell’attentato e quali siano le motivazioni alla base del gesto. L’indagine prevede anche la visione delle immagini delle telecamere alla ricerca di elementi utili per individuare gli autori. (se.lu.)

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